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Questo articolo è stato pubblicato il 05 maggio 2011 alle ore 08:35.
La condanna a otto anni per aggiotaggio inflitta a Calisto Tanzi rappresenta comunque un record. Finora, per questo reato, a fatica i processi hanno superato gli scogli dei vari gradi di giudizio. Troppo difficile da dimostrare. Non è stato così per il crack Parmalat e per i falsi macroscopici costruiti a Collecchio con cui è stata nascosta la realtà di un gruppo decotto da anni. La sentenza ha sancito che il mercato, i risparmiatori sono stati ingannati dalle comunicazioni del colosso del latte, ai tempi settimo gruppo industriale italiano, una multinazionale riconosciuta in tutto il mondo. Ci sono voluti più di sette anni per ricostruire la verità processuale. Negli Usa Bernard Madoff sta già scontando 150 anni di carcere. Tanzi probabilmente il carcere non lo vedrà, perché la legge permette agli ultrasettantenni di scontare la pena ai domiciliari. Resta il dubbio su come Tanzi, chiuso tra le mura di Collecchio, abbia potuto orchestrare il tutto in combutta solo con alcuni manager, tra cui Fausto Tonna. La finanza creativa, le banche sono state assolte dal reato di aggiotaggio, ma a Parma dovranno dimostrare che con i finanziamenti concessi per anni alla Parmalat non hanno concorso alla bancarotta da 14 miliardi di euro.
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