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Questo articolo è stato pubblicato il 08 maggio 2011 alle ore 08:13.
Basta monologhi. Sermoni. Discorsi interminabili. Basta lezioni al mercato a senso unico. Giuseppe Vegas, presidente della Consob entrato in carica il 3 gennaio scorso, intende dare una svolta all'ingessato discorso annuale che tutti i suoi predecessori hanno sempre tenuto in primavera. Domani, alla sede di Borsa italiana, non parlerà solo Vegas.
A prendere la parola sarà anche un rappresentante del mercato: Paolo Scaroni, amministratore delegato dell'Eni e vicepresidente del gruppo London Stock Exchange. E, evento ancora più inedito, sul palco salirà anche una studentessa dell'Università Bocconi: a lei il compito di spiegare quali siano le aspettative dei giovani sulla Borsa e sui mercati finanziari. Insomma, il tradizionale monologo questa volta diventerà un trio: sul palco di Palazzo Mezzanotte saliranno la Consob (Vegas), il mercato (Scaroni), il futuro (la studentessa).
La svolta, rispetto ai tradizionali sermoni ingessati, è indubbiamente positiva e interessante: la Consob dimostra l'intenzione di voler anche ascoltare i messaggi che arrivano dal mercato e dalla società civile. L'auspicio è che, oltre al teatrino simbolico e mediatico, il nuovo corso della Consob sia tangibile anche nella quotidianità.
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