Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2011 alle ore 08:13.

My24

Sono i nuovi oracoli del capitalismo. Muovono un giudizio e determinano le fortune sui mercati di un Paese o di un'impresa. Dalle società di rating ci si aspetterebbe il massimo della trasparenza e il minimo di conflitto d'interessi. E invece le quote di partecipazione di Standard & Poor's e Moody's determinano più di una perplessità. Capital World Investors, una delle più grandi società di gestione del risparmio negli Stati Uniti, ha investito la stessa quota di capitale, cioè circa 2,5 miliardi di dollari, su McGraw Hill (il gruppo che controlla l'agenzia di rating Standard & Poor's) e sulla concorrente Moody's. In entrambi i colossi del rating Capital World Investors ha una quota poco superiore al 12% ed è il primo azionista delle due società. Socio delle agenzie di rating è anche un altro fondo americano: State Street Corp. È il secondo azionista di McGraw Hill-S&P e il settimo di Moody's. Stesso dicasi per Blackrock, altro fondo Usa: è l'undicesimo socio di Moody's e il sesto della concorrente McGraw Hill-S&P. Niente di illegale, certo. Però che i fondi siano gli azionisti delle società di rating e per di più che lo siano senza limiti di intrecci di quote lascia perplessi. Il mercato ha bisogno di giudizi imparziali e massima trasparenza. Chi dà i voti deve essere come la moglie di Cesare, al di sopra di ogni sospetto.

Shopping24

Dai nostri archivi