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Questo articolo è stato pubblicato il 06 luglio 2011 alle ore 07:53.
Anche le agenzie di rating, di tanto in tanto, finiscono sul banco degli imputati. Il Tribunale di Milano ha infatti condannato Standard & Poor's a restituire la parcella da 784.000 euro versata a suo tempo da Parmalat per il conferimento del rating alla società. L'agenzia aveva attribuito un rating "investment grade" dal novembre 2000 costantemente fino a poco prima del dissesto nel 2003.
La sentenza, depositata in data 1° luglio, ha condannato McGraw Hill Companies, società che controlla S&P, anche alla rifusione delle spese legali, ma ha respinto la connessa domanda di Parmalat per il risarcimento del danno da 4 miliardi di euro; respinte anche le domande riconvenzionali formulate da McGraw Hill. Parmalat valuterà le prossime azioni quando saranno note le motivazioni della decisione. Ma in questa vicenda anche la società di rating, Standard & Poor's, si ritiene vittima. L'agenzia afferma in una nota che «come molti altri analisti e autorità regolamentari che si sono occupati di Parmalat è stata vittima di una frode massiccia e sistematica fino ad oggi evidenziata da condanne penali di diversi ex-dirigenti della società». Tutti vittime dunque...ma il cerino è poi rimasto in mano solo ai risparmiatori.(R.Fi.)
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