L'obbligo di fare chiarezza

Il ministro Giulio Tremonti non è indagato in nessuna delle tante inchieste sul malaffare della politica. È indagato, invece, il suo ex consigliere politico, il deputato Marco Milanese. Tra i due un rapporto di fiducia che, alla luce di quanto sta emergendo giorno dopo giorno, era stato evidentemente costruito non senza qualche leggerezza da parte del ministro.

Ma nei tanti traffici che i magistrati dell'accusa attribuiscono al deputato del Pdl, e consigliere, nessuno coinvolge direttamente Tremonti. C'è, però, quella casa di Campo Marzio, dove ha abitato Tremonti, che torna nelle carte proiettando le sue ombre e interrogativi irrisolti. Sullo sfondo conflitti che toccanno pezzi nevralgici dello Stato come la Guardia di Finanza. Il Sole 24 Ore, prima con Guido Gentili e ieri ancora con Stefano Folli, ha sottolineato l'esigenza di fare chiarezza su queste ombre, di dare le risposte che vanno date. Così come chiarezza è chiamato a fare il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, sul malaffare che sta emergendo nel suo partito e tra i suoi più stretti collaboratori. Il Paese è in una fase cruciale. La credibilità delle sue istituzioni è un patrimonio imprescindibile. Perciò, nel Governo come nell'opposizione, tutti, anche chi non è coinvolto direttamente nelle indagini, deve dare il suo contributo per far diradare anche le ombre più sottili.