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Questo articolo è stato pubblicato il 19 agosto 2011 alle ore 08:31.
Inditex, big spagnolo che controlla Zara, continua a crescere a ritmi elevatissimi (nel primo trimestre fiscale +11% i ricavi e +10% l'utile netto). La griffe però rischia di vedere successo e immagine appannati da gravi problemi in Brasile, dove è accusata di usare mano d'opera in condizioni di lavoro da schiavitù. Tanto che il ministero locale del lavoro ha avviato un'inchiesta dopo una denuncia sulle condizioni disumane di lavoro in un laboratorio clandestino di San Paolo. «Abbiamo trovato bambini esposti a rischio, macchine senza protezione, locali insalubri...», ha detto al Globo il funzionario del ministero del lavoro, Luis Alexandre de Faria, che ha partecipato a due blitz in fabbrica. Altri laboratori che lavorano per Zara sono stati denunciati per infrazioni varie. Inditex si è difesa precisando che c'è stata una terziarizzazione non autorizzata di un fornitore (la ditta Aha) che avrebbe commesso le infrazioni di cui sopra. Insomma, probabilmente una mancanza di controllo da parte degli spagnoli, una "leggerezza", che però potrebbe costare cara. (R.Fi.)
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