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Questo articolo è stato pubblicato il 19 agosto 2011 alle ore 08:24.
La Ibm ha annunciato ieri di aver sviluppato un nuovo tipo di microprocessore che simula i neuroni e le sinapsi del cervello umano. Seppur fatto di silicio come i chip tradizionali, il nuovo processore è in grado di fare cose che gli attuali computer si sognano, come «imparare dalle esperienze fatte – spiega Dharmendra Modha, il responsabile del progetto Synapse di Ibm – trovare correlazioni, fare ipotesi e imparare dai risultati». La ricerca, realizzata insieme a sei importanti atenei americani e co-finanziata dal Darpa (il braccio scientifico del Pentagono, che ha già messo sul piatto altri 21 milioni di dollari), punta a creare chip e quindi macchine che saranno in grado di fare cose impensabili. La più remota? La costruzione di un robot umanoide (finalmente) intelligente, con 100 miliardi di neuroni. Potrebbe essere un passo storico nella storia della tecnologia. Ma ieri il titolo Ibm (-5% circa) è stato ugualmente travolto dal fiume in piena delle vendite. (M.Mag.)
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