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Questo articolo è stato pubblicato il 28 agosto 2011 alle ore 15:39.
L'ultima modifica è del 28 agosto 2011 alle ore 15:39.
Siamo l'unico Paese ad avere due città tra le dieci mete mondiali preferite dagli americani: secondo la classifica appena pubblicata da Travel&Leisure, dopo Bangkok ci sono Firenze e Roma, Parigi è solo decima. Nella top ten europea, le città italiane salgono a quattro, perché si aggiungono Venezia e Siena. Dati che confermano lo scenario pre-consuntivo dell'estate 2011, positivo solo per le città d'arte: a Roma, Firenze e Venezia ancora una volta sono arrivati turisti da tutto il mondo e non solo nel segmento lusso. È auspicabile che amministratori locali e agenzie nazionali tengano conto di questo successo senza sedere sugli allori. Se la manovra di Ferragosto, come sembra, inciderà sui bilanci dei Comuni, ben venga la (piccola) tassa di soggiorno appena introdotta a Venezia, che a Roma è in vigore dal luglio 2010 e che Firenze ha già annunciato di voler imitare. A patto che gli introiti vengano spesi per migliorare l'accoglienza e la promozione congiunta all'estero e su internet, biglietto da visita globale. Il sito di Parigi, tradotto in dodici lingue, arabo e farsi compresi, sia d'esempio: quello di Firenze offre, oltre all'italiano, solo l'inglese. Roma si spinge ad accontentare francesi e spagnoli. Ma oggi serve molto di più.
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