Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 agosto 2011 alle ore 15:37.

My24

L'intervento in Libia è per la Francia un «investimento per il futuro». Certo, al ministro degli Esteri francese Alain Juppé, nonostante il ruolo, non si può imputare un uso eccessivo della diplomazia. A chi gli rimprovera che l'intervento francese in Libia contro il tiranno Gheddafi costa un milione di euro al giorno, il capo della diplomazia francese risponde che «si dovrà valutare il ritorno nei prossimi anni». Per libertà e la Francia, beninteso. Ora, che l'attivismo francese contro Gheddafi non si limitasse alla volontà di abbattere un tiranno non era difficile da immaginare. Probabilmente Parigi vuole incidere maggiormente sui flussi migratori, sul controllo delle coste e di riflesso sulla sicurezza interna. Ma non è da sottovalutare che nel rimescolamento delle carte avvenuto negli ultimi anni in Medio Oriente e nella Penisola Arabica la compagnia petrolifera più spiazzata sia stata Total. Che la Libia sia ricca di risorse energetiche è altrettanto evidente. Il dopo Gheddafi dà vita a una partita economico-diplomatica che coinvolgerà anche i consolidati interessi dell'Italia e delle sue imprese in Libia. I giochi sono aperti.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi