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Questo articolo è stato pubblicato il 08 ottobre 2011 alle ore 08:13.

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Bernanke paradossale nella valutazione della crisi dell'Europa



È alquanto paradossale sentire dal governatore della Fed, Ben Bernanke, che gli Stati Uniti sono «osservatori innocenti» del problema europeo e che le difficoltà americane dipendono dal pericolo di contagio europeo. Forse Bernanke dimentica che la difficile situazione finanziaria ed economica in cui si trova il pianeta in questo periodo ha avuto inizio proprio negli Stati Uniti a causa di una politica "allegra" di concessione di mutui senza le dovute garanzie e al successivo impacchettamento del relativo rischio in titoli mandati in giro per il mondo a infettare i bilanci di banche e altri intermediari attraverso operazioni di ingegneria finanziaria create con precisione chirurgica? Il caos in cui si trova il mondo oggi è partito dagli Stati Uniti e ora proprio loro vogliono lasciar credere di essere vittima di un possibile contagio della crisi europea che - è bene ricordarlo - non è altro che l'evoluzione della precedente crisi da eccessivo debito privato delle famiglie americane che ha messo in moto tutto quel meccanismo perverso dei mutui subprime causando il fallimento di molte banche e costringendo gli Stati, compresi quelli europei, a intervenire per salvare diversi istituti finanziari aumentando nel contempo il proprio debito pubblico. È vero che i Paesi europei avevano già una situazione di conti pubblici non proprio rosea, ma il dover soccorrere molte banche infettate dai mutui subprime made in Usa non ha fatto altro che peggiorare i loro bilanci. L'Europa ne avrebbe fatto volentieri a meno.
Graziano De Biase
Montalbano Jonico (Matera)
Giustizia dopo Barletta
Auspichiamo che, dopo le morti di Barletta, sia fatta giustizia perché questa tragica vicenda non si concluda come quella dei 13 ragazzi morti nella stiva della Elisabetta Montanari della Società Mecnavi nel 1987. Sono scattati i primi provvedimenti, ma non basta. Il nostro compito è quello di concentrare l'attenzione su come prevenire disastri simili: com'è possibile che esistano laboratori senza autorizzazione sanitaria, privi di idoneità di ogni genere? Serve una maglia stringente di controlli sulla staticità delle strutture e sulle loro condizioni igienico-sanitarie guidati dalla prevenzione, basata su analisi serie e dati certi.
Augusto Ferraioli
Un censimento inutile
Ho dato un rapido sguardo al fascicolo del censimento e la prima tentazione è stata di appallottolare il tutto e non rispondere. Sbaglio o c'è un certo ministro Brunetta che sostiene che la pubblica amministrazione non dovrebbe chiedere informazioni che ha già? Molte delle domande sono inutili e meriterebbero risposte del tipo: informazione già presente in anagrafe, all'agenzia del territorio, presso le società che erogano i servizi, al ministero dell'Istruzione, alla motorizzazione, agli enti previdenziali, all'anagrafe tributaria. Rifletto anche su a quanti soldi pubblici verranno spesi per il censimento e se questo abbia ancora un senso un'epoca in cui tutti gli archivi sono informatizzati, in un'epoca in cui tutti siamo schedati e quei dati sono a disposizione con un semplice clic.
Lettera firmata
La sanità lombarda
In relazione all'articolo "Affari e (pochi) controlli al Pirellone" pubblicato sul Sole 24 Ore del 5 ottobre, Confindustria Lombardia Sanità Servizi ritiene fuorviante e parziale la lettura data perché non considera come la politica della Regione Lombardia nella Sanità ha permesso uno sviluppo di un sistema socio-sanitario d'eccellenza, come evidenziano più analisi. L'alta qualità è garantita dal sistema di controlli effettuati perché è in essere un rigoroso sistema di accreditamento che vigila sugli standard di strutture e ospedali sia pubblici che privati. Purtroppo, solo verso la fine dell'articolo, è citato il parere del direttore del più qualificato centro studi sulla sanità (Cergas Bocconi): "Se l'Oms mette l'Italia al secondo posto nel mondo per i servizi sanitari è grazie a Regioni come la nostra e un motivo deve pur esserci".
Renato Botti
Presidente Confindustria
Lombardia Sanità Servizi
Le opinioni espresse nella lettera non smentiscono in alcun modo i fatti documentati nell'articolo. (m.mau. e g.o.)

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