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Questo articolo è stato pubblicato il 12 ottobre 2011 alle ore 06:38.
Il contribuente-yeti
che aspetta un premio
per aver pagato le tasse
È suggestiva l'idea del direttore dell'Agenzia delle entrate di dare un encomio a chi, a seguito dell'attività di verifica, è risultato perfettamente in regola (Il Sole 24 Ore di ieri). Sarebbe un po' come premiare lo yeti (o qualche altra analoga creatura leggendaria) visto che – in pratica – non esiste verifica fiscale che si concluda senza rilievi. Già le statistiche ufficiali indicano – se non erro – in circa il 95% la percentuale delle verifiche che generano recuperi di materia imponibile. Poi ognuno faccia il conto in casa propria (e magari scoprirà che la percentuale è vicina al 100%). Terminare una verifica senza contestazioni sembra un'onta inaccettabile per qualunque ufficio dell'amministrazione finanziaria; anzi più la verifica si protrae nel tempo e più diventa imprescindibile recuperare gettito nel nome del raggiungimento dei budget. È ovvio che spesso i contribuenti "meritano" le contestazioni ed è altrettanto ovvio che non è criticabile il comportamento dei funzionari che si attengono alle direttive dei propri superiori; ma visto l'esito dei successivi contenziosi (che vedono accolte le istanze dei contribuenti in circa la metà dei casi), sembra di poter concludere che una contestazione su due era infondata. Allora si potrebbe anche valutare l'idea di dare un encomio (e magari anche l'Oscar della sopportazione) ai contribuenti che nell'attività di verifica non erano risultati perfettamente in regola ma che si sono visti riconoscere le proprie ragioni in commissione tributaria.
Leonardo Biolchi
Dottore commercialista
Piacenza
L'idea dell'Agenzia delle entrate
Apprendo che si sta pensando a una qualche forma premiale per chi paga regolarmente le tasse. Ma come: pagare le tasse non è un dovere? Premiare chi fa semplicemente il proprio dovere significa, almeno in certa misura e nell'immaginario collettivo, suggerire che sia quasi "normale" non compierlo, con buona pace di chi fonda il suo agire su corretti principi morali. Mi domando se le nostre istituzioni si rendano conto di quale strada stanno prendendo.
Alberto Casirati
Azzano San Paolo (BG)
Come le banche usano il denaro
Prima di dire ricapitalizziamo le banche, Jean-Claude Trichet dovrebbe accertarsi di come le banche intendono impiegare il denaro che verrà dato loro. Se questo denaro, che sarà pagato da tutti i cittadini (pratica che fa infuriare gli americani davanti Wall Street per iniziative analoghe) servirà per consentire alle banche di continuare a fare i loro sporchi giochi di finanza oppure se questi verranno messi in circolazione per riuscire a fare ripartire l'economia. Quando si è trattato di dare gli aiuti alle industrie automobilistiche francesi i politici hanno chiesto, piano industriale alla mano, che questi aiuti si trasformassero in investimenti produttivi sul territorio, escluse quindi le spese per la delocalizzazione o altre iniziative che poco hanno a che fare con l'attività produttiva. In altre parole: vi concedo gli aiuti ma solo a certe condizioni.
Lettera firmata
La veridicità del censimento
In questi giorni molte famiglie stanno ricevendo il questionario Istat del censimento. Poiché sono un libero professionista, molti clienti mi affidano tali questionari da completare. Li sfoglio e noto che, tranne per i dati anagrafici, null'altro viene compilato: quindi io dovrei avvertire ogni persona che ho bisogno di conoscere dati familiari personali che non posso sempre conoscere e quindi dedicare per ogni questionario del tempo sottratto alla mia attività. A questo punto un'idea poco corretta fa capolinea nella mia mente: compilare in fretta i questionari dando io le risposte personali ad intuito o inventandole per far sì che tali questionari siano compilati al più presto. Certo, è un'idea non corretta e sicuramente (?) non la metterò in atto, ma a questo punto penso a quante altre persone, colleghi o meno che si trovano nella mia situazione a dover cortesemente aiutare nel compilare tali questionari e accetteranno di mettere in atto tale idea: così alla fine si avranno dati derivanti dal censimento non certamente attendibili.
Vincenzo Cobio
Teverola (CE)
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