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Questo articolo è stato pubblicato il 13 ottobre 2011 alle ore 07:48.
L'ultima modifica è del 13 ottobre 2011 alle ore 08:34.

Due pesi e due misure. Non è un primato tutto ligure, ma a queste latitudini certi colori aiutano.
La storia. Dal 1974 un'azienda immobiliare privata, la Progetti & Costruzioni, del gruppo Viziano, punta alla riqualificazione urbana di un grosso edificio in via del Mirto a Genova, per uso commerciale e residenziale. Anni di progetti, scartoffie, richieste di autorizzazioni. L'accordo di programma viene stipulato dal comune di Genova nel 1998. Ci sono, come sempre in questi casi, alcune limitazioni.

La superficie abitabile viene ridotta da 5.600 a 4.200 metri quadrati, quella commerciale, da adibire a supermercato, da mille a ottocento metri. I Viziano speravano di ottenere una superficie doppia per il supermercato, ma in Comune sono inflessibili. In poco più di due anni il civico "114 A rosso" di via del Mirto cambia faccia grazie ai lavori di riqualificazione dell'immobile.

Dopo aver edificato, i Viziano decidono di vendere. A comprare è Coop Liguria attraverso il suo braccio immobiliare, Talea Spa. Quest'ultima compare nell'inchiesta sulla fallita scalata di Unipol a Bnl come azionista di Holmo, la holding che partecipa al controllo del gruppo assicurativo bolognese.

Appena diventati proprietari, Coop Liguria e Talea presentano la richiesta di ampliare da ottocento a 1.049 metri quadrati l'immobile che ospita il supermercato. Il comune di Genova non batte ciglio e convoca "motivatamente" la conferenza dei servizi per proporre la variante. Quello che non era riuscito ai Viziano diventa possibile per Coop Liguria e Talea nel giro di pochi mesi. La richiesta di elevare la superficie viene presentata il 17 maggio 2007, la risposta affermativa è del 6 agosto 2008. La giunta comunale motiva il suo sì a tempi di record e scrive: «Le limitazioni alla superficie agibile erano suggerite dal timore che il nuovo insediamento incrementasse i flussi di traffico nella zona». Argomento innopugnabile. Peccato che i tecnici del Comune abbiano scoperto solo dopo la sollecitazione di Coop Liguria che il complesso disponga di «parcheggi pertinenziali più che sufficienti a soddisfare i fabbisogni» e che «la centralità dell'insediamento fa sì che un'alta percentuale di utenza fruisca della struttura a livello pedonale». Miracoli della cooperazione.

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