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Questo articolo è stato pubblicato il 02 novembre 2011 alle ore 06:55.
L'ultima modifica è del 02 novembre 2011 alle ore 08:43.
Lo Statuto delle imprese, turbolenze politico-finanziarie permettendo, potrebbe tagliare il traguardo dell'approvazione già nei prossimi giorni. Per questa legislatura sarebbe sicuramente un fatto rilevante per due motivi. Prima di tutto perché lo Statuto delle imprese è frutto di una proposta parlamentare. Inoltre, perché la futura legge si propone di fissare, seppure con legge ordinaria, una serie di principi destinati a valorizzare il più possibile il ruolo dell'impresa nel nostro ordinamento giuridico.
Una scelta rafforzata dalla qualificazione dai principi della legge come «norme fondamentali di riforma economico-sociale della Repubblica e principi dell'ordinamento giuridico dello Stato». Ai principi si aggiungono, poi, disposizioni più dirette che dovrebbero avere efficacia quasi immediata.
Lo Statuto delle imprese ha un illustre precedente: quello dello Statuto del contribuente. C'è da augurarsi, però, che questa volta gli esiti dello sforzo parlamentare siano coronati da più fortuna. Anche se il cammino sembra assai impervio.
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