Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 11 novembre 2011 alle ore 08:05.

My24

Elezioni o governo di emergenza nazionale? Nelle condizioni attuali la seconda soluzione è senza alcun dubbio la migliore per il paese. Come si fa a non capirlo? Come si fa a non capire che quello che si aspettano i mercati e tanti cittadini italiani è un accordo tra tutte le maggiori forze politiche su un programma di riforme condivise? Questo sarebbe il segnale che darebbe veramente fiducia. Non è un caso che ieri lo spread sia sensibilmente diminuito. L'argomento per cui un governo simile non sarebbe possibile per la distanza che separa le forze politiche di destra e di sinistra è esattamente l'argomento che giustifica la sua necessità. Proprio perché la percezione dominante oggi è quella di una classe politica divisa in un paese diviso, bisogna fare lo sforzo per cercare un terreno comune fatto di concessioni reciproche. Esistono momenti in cui alla competizione politica, che è il sale della democrazia, va sostituita la collaborazione per raggiungere obiettivi difficili che in un clima di scontro non possono essere conseguiti. Un governo di larghe intese serve a questo. Fortunatamente sembra che ci si stia muovendo in questa direzione.

A quali condizioni può nascere? Lo abbiamo scritto qualche giorno fa e lo ripetiamo oggi: occorre che Silvio Berlusconi sia d'accordo. Senza il Pdl non si può fare. Ma il Pdl può prendere questa decisione restando unito? Oggi l'unità del partito è la sfida maggiore che il Cavaliere ha davanti. Le sue dichiarazioni a favore di un governo Monti sembrano indicare che il governo di emergenza nazionale è la strada che intende seguire. E non quella delle elezioni che gli è più congeniale. Forse ha capito che andare al voto è per lui una scelta doppiamente rischiosa. E il rischio maggiore non è una possibile sconfitta ma la spaccatura del Pdl. Molti all'interno del suo partito non vogliono andare alle urne. In questa preferenza si intrecciano motivi nobili e meno nobili. Ma stando così le cose Berlusconi ha messo in conto che un suo eventuale rifiuto a sostenere un governo di unità nazionale potrebbe portare ad una scissione. Non si tratta dei pochi dissidenti che non hanno votato il rendiconto. Il numero di coloro che vogliono salvare la legislatura è molto più elevato. A costoro però si contrappongono quelli che vogliono invece le elezioni anticipate. Sono meno ma sono di peso. Berlusconi sta in mezzo cercando la soluzione per evitare la spaccatura del suo partito.

Se questo evento si verificasse avrebbe enormi ripercussioni sulla politica italiana sia nel breve che nel medio periodo. Con un Pdl diviso sarebbe ancora possibile la formazione di un governo sostenuto da tutte (o quasi le opposizioni) insieme alla nuova formazione politica che si verrebbe a creare con la scissione. Ma non sarebbe certo un governo di larghe intese anche se avesse una larga maggioranza parlamentare. Questa non è la soluzione migliore per il paese. Se a questo governo mancasse sia l'appoggio della Lega Nord ‐ come è altamente probabile ‐ che quello di una parte consistente del Pdl la sua credibilità ne sarebbe fortemente minata. Invece di essere un segnale di unità sarebbe la prova di divisioni inconciliabili. L'opposto di quello di cui c'è bisogno in questo momento.
Ma quello che più dovrebbe preoccupare Berlusconi è il fatto che, se il Pdl si spaccasse, questo evento segnerebbe veramente la fine del suo progetto politico. La posta in gioco in queste ore non è solo la formazione di un governo di emergenza nazionale ma l'unità della destra italiana ovvero di quello che resta del progetto originale del Cavaliere. Il sistema partitico non sarebbe più quello che abbiamo conosciuto in questi anni. Si aprirebbero nuovi scenari. Invece di maggiore stabilità avremmo più frammentazione e ancor meno governabilità. L'unità del Pdl non conviene solo a Berlusconi. Senza un Pdl unito è difficile vedere anche la nascita di quel governo di cui l'Italia ha urgentemente bisogno oggi.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi