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Questo articolo è stato pubblicato il 01 dicembre 2011 alle ore 07:14.
L'ultima modifica è del 01 dicembre 2011 alle ore 15:38.
Il digitale terrestre evidentemente appassiona gli investitori americani. Cara Goldenberg, la giovane ma agguerrita fund manager che è il più grosso investitore Usa in Italia, tenta il bis nelle televisioni. Nei mesi scorsi, ricordano le cronache, ha dato battaglia su Dmt, la società di torri tv fondata da Alessandro Falciai, conclusa con la fusione in Mediaset e il lancio di un'Opa da parte del colosso della famiglia Berlusconi.
Dopo lo scontro sulle torri, quando le trattative furono sul punto di saltare, adesso Permian punta su un altro cavallo, ma sempre della stessa "scuderia": Screen Service. La matricola di Borsa, quotata nel 2007, produce apparati tv per il digitale terrestre, quindi anch'essa, come le torri, un'infrastruttura essenziale per il mercato della tv di nuova generazione; e detiene anche un multiplex per trasmettere a livello nazionale. Dopo aver rastrellato sul mercato circa un 4%, così come aveva fatto per Dmt, la Goldenberg ha adesso messo un piede in cda. Chissà che non vada a finire come con Dmt. (S.Fi.)
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