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Questo articolo è stato pubblicato il 21 dicembre 2011 alle ore 07:44.
L'ultima modifica è del 21 dicembre 2011 alle ore 06:39.

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Marche: le scoprirai all'infinito. All'ingresso della regione, ad Ancona, campeggia una gigantografia dell'attore americano Dustin Hoffman sormontata dalla frase di leopardiana memoria. Lo spot del 2009 di Hoffman, che in uno dei 73 teatri storici delle Marche (il numero più alto al mondo) recita nel suo incerto italiano L'Infinito di Leopardi, ha creato due partiti.

Tra i fautori persino il presidente emerito dell'Accademia della Crusca: «Sprovincializza la lingua italiana».
In un primo momento il testimonial individuato era stato il campione di motociclismo Valentino Rossi, marchigiano di Tavullia. Interpellato dalla Regione, spiattellò una cifra che suggerì agli emissari del presidente Spacca di ritirarsi di buon ordine. L'operazione Hoffman è costata meno: 1,8 milioni finanziati con fondi Ue. Nella cifra era tutto compreso: il cachet per l'attore americano, il compenso per la società di produzione, il passaggio di centinaia di spot in tv e persino la parcella del regista Giampiero Solari, assessore alla Cultura delle Marche dal 2005 al 2007.

Fu Solari, dopo le sue dimissioni da assessore, a presentare un concept che ruotava su Hoffman rispondendo a un bando dell'assessorato al Turismo. La campagna ha funzionato, amplificata dalle polemiche e dagli articoli seguiti alla diatriba sulla recitazione.
Poteva finire qui. Ma Spacca è convinto che Hoffman sia la chiave di un nuovo e poderoso sviluppo turistico. Così, nel maggio del 2011, ha deciso di acquisire i diritti d'immagine dell'attore americano e il loro utilizzo per attività mirate sia in Italia sia all'estero. Hoffman comparirà anche come testimonial dei prodotti marchigiani. Autore della campagna il cantante e celebrato fotografo Bryan Adams. Spacca è volato a Los Angeles per firmare l'accordo con le star. Stavolta, però, la cifra è salata: 11,6 milioni come riportato nella delibera di Giunta del 24 maggio 2011.

Le tesi della Regione è nero su bianco: «Di fronte alla crisi economica e alla pesante riduzione delle risorse da trasferire alle Regioni da parte del Governo, il turismo è uno dei comparti che non deve assumere un atteggiamento arrendevole». I marchigiani non ne sono del tutto convinti. E già gira una versione casareccia dello slogan pubblicitario: «Hoffman (e Adams): li pagherai all'infinito...».

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