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Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2012 alle ore 07:40.
L'ultima modifica è del 20 gennaio 2012 alle ore 06:39.

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Ma le navi da crociera sono sicure o no? Ma davvero l'unico problema per Costa Concordia è stato l'errore di manovra del comandante, mentre l'apparato di safety a bordo ha funzionato come un orologio? Sono queste le domande alle quali ha cercato di rispondere ieri una riunione tra gli armatori europei di crociere, quelli inglesi e gli americani.

Secondo gli esperti convocati da queste associazioni, le navi passeggeri attuali sono sicure: quelle più grandi non hanno difficoltà maggiori, rispetto a quelle piccole, a evacuare alti numeri di passeggeri; gli equipaggi sono in grado di far fronte a tutte le emergenze; le rotte non possono essere modificate dal comandante se non con l'approvazione del team che lo affianca sul ponte. Il che è tutto esatto. Però se davvero tutto fosse sempre così, il naufragio della Costa Concordia non sarebbe avvenuto. Quindi, e alla fine lo hanno ammesso anche gli armatori, verificare da capo, punto per punto, tutte le procedure dovrebbe essere un impegno dell'immediato futuro per le tre associazioni. Anche perché il Congresso Usa si sta interrogando sull'opportunità di rivedere gli standard operativi e l'addestramento degli equipaggi per le navi che toccano porti statunitensi. A proposito: Costa Crociere appartiene a un gruppo americano che si chiama Carnival.

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