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Questo articolo è stato pubblicato il 08 febbraio 2012 alle ore 08:32.

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Il carattere di Volunia è definito dalle funzionalità che abilitano le persone a incontrarsi e scambiarsi opinioni intorno alle pagine web che consultano. Il concetto non è nuovo, ma lo spazio di sviluppo di un'idea del genere resta ancora da esplorare.
Come ogni piattaforma che tenta di connettere le persone, anche Volunia deve affrontare una difficoltà essenziale: finché pochi l'adottano non ha molto valore e, in teoria, finché non ha molto valore, attira pochi utenti. La speranza è superare di slancio il momento iniziale per innescare il meccanismo previsto dalla "legge di Metcalfe", secondo la quale il valore delle tecnologie di rete cresce esponenzialmente con il numero delle persone che le adottano.
Sicché il debutto è molto importante. Come spiega l'articolo a fianco, Volunia comincerà con almeno 100mila utenti da tutto il mondo, incuriositi essenzialmente dalla notorietà del fondatore, Massimo Marchiori, il matematico padovano le cui ricerche hanno ispirato la configurazione originaria del motore di ricerca di Google. I primi utenti cominceranno a usare il servizio e il passaparola che genereranno attirerà altre persone o le scoraggerà.

Non c'è dubbio che un servizio di questo genere produce un passaparola positivo se è dotato di una tecnologia efficace – cioè se mantiene le promesse dal punto di vista tecnologico – e contemporaneamente se gratifica chi l'adotta con un'interfaccia interessante, empatica e coinvolgente. Secondo le teorie di B.J. Fogg, autore di "Tecnologia della persuasione", una piattaforma convince se è facile da usare, sollecita la motivazione culturale, valoriale e sociale di chi l'adotta e propone continuamente occasioni che attirano le persone a usarla con soddisfazione.
Ebbene, Volunia non appare dotata di una grafica particolarmente gratificante, appare peraltro piuttosto facile da usare e potrebbe generare continue occasioni di curiosità: chi ha a cuore una specifica pagina web – la propria o quella della propria azienda, per esempio – potrebbe essere indotto a monitorare continuamente il traffico che genera, cercando inoltre di intrattenere relazioni con chi la consulta. Se Volunia riuscisse a convincere gli utenti a piazzare il suo bottone nel browser, accrescerebbe le probabilità di innescare in loro l'abitudine a tener d'occhio le pagine cui sono interessati.

Ma, come si è visto, tutto questo è tanto più verosimile quanto più numerose sono le persone che adottano Volunia quando ancora non è diventata un'abitudine diffusa. Il debutto poco incoraggiante di Volunia può aver contribuito a moltiplicare le preiscrizioni al servizio ma di certo ha generato critiche negative piuttosto severe, alzando ulteriormente l'asticella per il nuovo servizio. La confusione originaria di Volunia con un nuovo motore di ricerca ha portato i recensori a confrontarla con Google. E il risultato di quel confronto non poteva essere soddisfacente. Volunia dovrà spiegare meglio la sua identità sociale per convincere le persone a usarla.

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