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Questo articolo è stato pubblicato il 18 febbraio 2012 alle ore 09:10.
Appena 12 mesi dalla presentazione del progetto alle autorità alla realizzazione dello stabilimento. Ovviamente non stiamo parlando degli iter burocratici dell'Italia ma di un altro paese. Per la precisione, la Cina, ma potrebbero essere anche gli Stati Uniti.
Nell'immenso paese asiatico il Salumificio Beretta oggi taglierà il nastro del nuovo stabilimento nel distretto di Dangtu: prenderà il posto del più piccolo impianto di Nanchino costruito appena 5 anni fa, ma già saturo e inadatto a stare dietro a una domanda incalzante. Ma anche negli Usa la multinazionale brianzola, dopo appena due mesi dall'inoltro dell'istanza di ampliamento dello stabilimento americano, ha avuto il via libera.
É subito stato aperto il cantiere: non puoi permettere di vederti passare la domanda sotto il naso. Come siamo lontani dall'Italia. Anche dalla laboriosa Brianza, dal comune lecchese di Rovagnate, sul muro del quale si è infranto un mega progetto per un nuovo salumificio Beretta di 120 milioni e 400 addetti.
Nonostante l'intesa raggiunta da sindacati e azienda, ancora oggi l'amministrazione comunale sostiene che non ci sono sufficienti garanzie occupazionali.
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