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Questo articolo è stato pubblicato il 09 marzo 2012 alle ore 09:14.
L'ultima modifica è del 09 marzo 2012 alle ore 09:14.
Da Bogotà, dove vivo, aderisco all'appello del Sole 24 Ore. Sottolineo due aspetti: ribadisco la necessità di integrare cultura umanistica cultura scientifica per realizzare un nuovo "umanesimo scientifico"; dall'altro, voglio evidenziare gli sforzi che i Governi di Paesi emergenti, come la Colombia, fanno per migliorare il livello culturale, mettendo in atto stimoli per premiare il merito di docenti e studenti. Mi sembra necessario che l'Italia, con l'enorme ricchezza culturale che ha ereditato, trovi gli strumenti per potenziare, specie nelle nuove generazioni, cultura e capacità innovativa.
Maurizio De Sanctis
Professore associato Dipartimento di Fisica
Universidad Nacional de Colombia
L'inciviltà e i manifesti
Sono lieto di aderire al Manifesto per la cultura. Purtroppo un Paese nel quale si debba far ricorso a un manifesto per difendere il diritto alla cultura è un Paese incivile (parafrasando Louis de Saint-Just che affermava che un Paese che vede il pubblico in fila nelle aule dei tribunali per chieder giustizia, non è un Paese civile). Firmo felice, augurando a tutti un buon esito dell'iniziativa.
Afro Somenzari
Istituto Patafisico Vitellianense
Diventare città
Aderisco al Manifesto perché la Cultura può allargare gli orizzonti di un "piccolo" luogo e farlo diventare una grande città.
Graziella Beretta
Solaro (MI)
Promuovere arte e letteratura
Aderisco con entusiasmo al Manifesto per la cultura. Letteratura, musica, ricerca e sviluppo tecnologico sono valori che stanno alla base della vita dei popoli. In Italia vanno rivisitati, promossi e sviluppati.
Alfredo Mariotti
Direttore generale Ucimu e Federmacchine
Musica, maestro!
Come compositore da qualche anno lontano dall'Italia, aderisco all'iniziativa. In Italia è difficile contare sulla continuità della produzione e della formazione di cultura. Ci vuole musica nelle scuole a tutti i livelli, nella pratica, nella storia e nella teoria. Soprattutto ci vogliono coraggio e orecchie per affrontare il nuovo e l'intelligenza di ascoltare e giudicare.
Eric Maestri
Il sonno della ragione
Faccio il chirurgo in un grande ospedale di Roma. La cultura è parte essenziale del nostro essere: individui sociali, medici, cittadini, artigiani, parte attiva e propositiva della nostra società. Senza cultura non possiamo favorire in nessun modo un progresso reale. Oggi poi se ne avverte un bisogno viscerale, profondo, quasi doloroso. In questi giorni bui, pieni di vuoti, la cultura è un imperativo categorico. Dove non c'è cultura, non c'è nulla. Il sonno della ragione genera mostri scriveva Adorno. Ragione e cultura coincidono. Grazie di questa vostra iniziativa.
Francesco Cortese
Salviamo il salvabile
In questa Italia sempre più deprimente e in declino, salvaguardiamo ciò che ci ha reso grandi e unici nel passato, sperando in un futuro migliore di quello attuale.Aderisco al Manifesto!
Viva la cultura, viva il sapere!
Andrea De Felici
Dopo la costituente
L'adesione è un momento di aggregazione e di stimolo. Poi bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare.
Cosa possiamo fare allora?
Marcello Ferrante
Disistima internazionale
Spero che una risorsa così preziosa come la cultura - per cui l'Italia potrebbe vantare uno stock storico e competenze d'eccellenza - possano emergere dall'attuale increscioso stato di malgoverno per contribuire alla creazione di ricchezza economica e di valore (tangibile e intangibile) di lungo periodo per tutta la comunità nazionale. Il mondo si stupisce di come noi non la sappiamo utilizzare: con ciò aumentiamo ogni giorno la disistima internazionale, perdendo un'altra grande opportunità civica. Proviamo a cambiare!
Davide Grignani
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