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Questo articolo è stato pubblicato il 13 marzo 2012 alle ore 09:50.
L'ultima modifica è del 13 marzo 2012 alle ore 09:50.

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Desidero portare una significativa testimonianza a vantaggio, auspico, del così importante dibattito aperto dal Sole 24 Ore. L'Associazione Partners Palazzo Strozzi raccoglie e rappresenta un largo gruppo di aziende private determinate a sostenere la cultura e consapevoli dei qualificanti effetti di ricaduta sull'economia e sulla percezione del Paese. La nostra Associazione nacque proprio sei anni fa ideando e supportando insieme al Comune, alla Provincia e alla Camera di Commercio un modello gestionale nuovo in Italia per la riqualificazione ed il rilancio di Palazzo Strozzi, uno dei centri espositivi più straordinari al mondo.
Proprio grazie a questa unica joint venture fra pubblico e privato, un autorevole consiglio di amministrazione autoreferente, l'illuminata presidenza di Lorenzo Bini Smaghi e la direzione di James Bradburne, Palazzo Strozzi da allora ha continuato a superare se stesso per qualità di esposizioni e per risultati economici divenendo quel riferimento di eccellenza e di sano orgoglio per Firenze e per l'Italia.

È stato proprio l'avvio in questo percorso virtuoso che ha così spinto tanti altri investitori privati a supportare le nostre attività sia gestendole in proprio sia sostenendo progetti di terzi laddove la lungimiranza della visione e le capacità gestionali prospettino risultati qualificanti.
Ciò ha permesso non solo la crescita dei nostri soci dai 7 iniziali ai 45 di oggi ma la nostra trasformazione in un'alleanza ampia per la cultura e per la nostra città.
Siamo fondatori di Florens, una sorta di Davos biennale della cultura e dei beni architettonici che ha dato lustro alla città attraverso centinaia di eventi che verranno replicati il prossimo novembre con un sempre più alto standard di ospiti internazionali ed occasioni straordinarie di incontro con tanti diversi mondi.
La nostra Fondazione americana ha portato, grazie a fondi provenienti da oltreoceano, ragazzi di famiglie disagiate di New York a studiare per un mese il Rinascimento qui in città ed a novembre abbiamo premiato Ted Turner come Renaissance Man of the Year. Siamo tra i fondatori di altre eccellenze come il Maggio Musicale, altro nostro fiore all'occhiello che, grazie alla passione di Francesca Colombo, ha invertito una tendenza negativa del passato.

Siamo fondatori, con il Comune, degli Angeli del Bello: una meritoria idea per ripulire la città e combattere il degrado urbano. Siamo chiamati spesso a raccontare questa case history di successo che ha visto accettata la sua "dimensione" dopo anni di numeri positivi, di crescita esponenziale di donazioni con il continuo inserimento di aziende prestigiose e schierate su un'idea nuova della quale si sentono parte integrante, veri e propri membri di un CdA, come avviene nella maggior parte dei paesi evoluti.
Abbiamo la chiara coscienza che se le cose vengono ben gestite è possibile anche realizzare grandi economie di scala senza mai intaccare la qualità dei risultati ma operando nella logica dell'equilibrio tra costi e benefici. Non è vero che è impossibile trovare aziende private su progetti culturali se la forza di attrazione risponde costantemente alla qualità - confidando anche in un prossimo miglioramento della regolamentazione della deducibilità fiscale.

Questa qualità ha realmente garantito, proprio attraverso la cultura, una consistente ricaduta dell'economia sul territori con nuovi posti di lavoro legati alle nuove iniziative, all'indotto generato dal relativo nuovo turismo, agli stimoli sull'artigianato, all'interesse dei giovani e degli studenti stranieri, potenziali Ambasciatori nel mondo, al consenso e alla reputazione di Firenze in costante crescita. Ciò accelerato dal lavoro quotidiano e strategico della Pubblica Amministrazione e da un Sindaco giovane e dinamico che si impegna con tutto se stesso per la riqualificazione e la rinascita della sua città. Vogliamo solo dire che non sempre tutto è confuso, disarticolato, improvvisato. Esistono eccellenze, talenti e creativi intelligenti che potrebbero dire la loro, comunicare e semplificare, suggerire le vie per fare bene.
Abbiamo creato un modello che indiscutibilmente funziona. Un modello che andrebbe probabilmente a rappresentare un esempio virtuoso per altre città. Noi, come Associazione Partners Palazzo Strozzi, ci mettiamo al servizio di chi vorrà condividere il nostro lavoro e che potrebbe rappresentare un piccolo grande punto di ripartenza per il sostegno al patrimonio culturale ed artistico della nostra Italia che non può prescindere da una strenua coesione tra il mondo pubblico e quello privato. Perché la cultura è Paese ed il Paese è cultura. Ed uno non esiste senza l'altra.

* Leonardo Ferragamo è imprenditore e presidente dell'Associazione Partners Palazzo Strozzi

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