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Questo articolo è stato pubblicato il 18 aprile 2012 alle ore 06:41.
L'ultima modifica è del 18 aprile 2012 alle ore 08:21.
Quattro anni fa dall'America, la Sec, potente e temuta authority che viga sulla Borsa di New York, pizzicò un ingegnere italiano che aveva fatto insider trading sui titoli dell'americana Drs, acquisita da Finmeccanica. Allora sembrò siderale la distanza tra i mezzi dell'intelligence finanziaria Usa che arrivava a scovare in casa nostra un reato e l'efficacia dei rispettivi colleghi italiani.
Adesso, la Consob, la nostra Sec, restituisce il favore. E pure con gli interessi. Il finanziere André Esteves è stato multato di 350mila euro, più il congelamento di beni per 4,2 milioni, per aver fatto insider su titoli Cremonini. La mossa ha due conseguenze importanti: la prima è che arriva a una settimana dalla quotazione in Brasile di Btg Pactual, la banca d'affari di Esteves. Difficilmente ora Esteves potrà presentarsi agli investitori con l'aura del finanziere immacolato. La seconda è che Consob dimostra di non avere nulla da invidiare all'attività di enforcement degli americani. Se le usasse più spesso, il mercato sentitamente ringrazierebbe. Ps: in un'intervista del 2006 Esteves aveva candidamente ammesso che gli piace fare soldi e di essere bravo a farlo. Ma bisogna farlo secondo le regole.
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