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Questo articolo è stato pubblicato il 03 maggio 2012 alle ore 08:06.
L'ultima modifica è del 03 maggio 2012 alle ore 09:08.
Il Vaticano "commissaria" la Caritas Internationalis, con conseguenze che toccano anche l'attività economica e finanziaria del braccio operativo della Chiesa sugli aiuti ai bisognosi.
Tutta l'attività istituzionale di Caritas infatti passa sotto la competenza del dicastero vaticano Cor Unum, competente per la carità, a cui spetterà tra l'altro «vigilare sulla puntuale e trasparente amministrazione patrimoniale e finanziaria». La decisione, firmata dal segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, è arrivata dopo un lungo braccio di ferro su temi dottrinali e di autonomia tra la Santa Sede e la Caritas, presieduta dal cardinale Maradiaga. Giusto un anno fa Benedetto XVI aveva ribadito: la Caritas è un organismo pastorale, non una ong (con le quali il Vaticano ha un rapporto quantomeno dialettico).
In parallelo prosegue la campagna a favore della trasparenza nella finanza globale: di questo si è discusso per cinque giorni nella plenaria annuale della Pontificia Accademia delle Scienze sociali, presenti economisti come il premio Nobel Joseph Stiglitz e l'ex presidente della Bundesbank, Hans Tietmeyer. (Ca.Mar.)
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