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Questo articolo è stato pubblicato il 14 maggio 2012 alle ore 06:39.

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Piano del Governo contro il disagio: dalle parole ai fatti



Sono un pensionato di 75 anni che a stento riesce ad arrivare a fine mese, tra l'assegno passato regolarmente a mia figlia, separata e con due pargoli a carico, e il costo della vita che diventa sempre più insostenibile. Uno status sociale crollato vertiginosamente nel corso degli anni, che ci ha costretti a cambiare prima quartiere e poi città. Un nuovo povero, insomma. Deluso dal Paese e dal sistema. Finalmente noto che anche il Governo si è accorto della nuova emergenza, del disagio che accomuna sempre più persone e che – come ha dichiarato lo stesso ministro Corrado Passera – mette a rischio la tenuta sociale. Speriamo però che il piano contro la povertà varato venerdì scorso non rimanga solo un elenco di promesse per ottenere il consenso, ma rappresenti la medicina di cui abbiamo davvero bisogno.
Bruno Cambiaghi
Milano
Il rilancio della lettura
Gli italiani leggono poco, si sa. E lo confermano anche gli ultimi dati diffusi al Salone del libro: -12% nel primo trimestre del 2012. Eppure qualcosa si muove, perché al di là delle cifre ufficiali qualche segnale positivo c'è. La folla di ogni età in fila per l'incontro in ricordo di Carlo Fruttero o il boom degli e-book mostrano un rinnovato interesse per questo oggetto misterioso in versione cartacea o digitale, parte del bagaglio culturale di ogni persona. Chi ci governa dovrebbe tenerlo bene a mente. Un ruolo chiave è però anche svolto dalla scuola, che sin dall'infanzia dovrebbe avvicinare al libro, facendo scoprire ai più piccoli che immergersi in una favola può essere spesso più divertente di un videogioco o di un cartone animato.
L. F.
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I rincari a carico degli albergatori
I recenti provvedimenti fiscali rischiano di rendere quasi impossibile la professione di albergatore. Sono il proprietario di un albergo a tre stelle con 40 camere. Con l'introduzione dell'Imu questo albergo si vede aumentare del 31% il proprio esborso. A tutto questo, poi, dobbiamo aggiungere i vari costi indiretti introdotti dai nuovi provvedimenti: iniziamo dall'elenco clienti fornitori e dalle comunicazioni di operazioni black list, ma c'è anche la limitazione all'uso del contante, l'aumento dell'aliquota Iva e delle addizionali regionali e comunali. Senza dimenticare che è stata pure riesumata la tassa di soggiorno, anche se - per fortuna - molti comuni non l'hanno applicata. Per non parlare, infine, dei costi che ogni singola azienda deve sostenere per la prevenzione incendi e per la formazione degli addetti.
N. C.
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Separazioni senza avvocati
In questo momento di crisi in Italia bisogna risparmiare; allora perché oltre a Imu, rifiuti, energia, acqua gli italiani non risparmiano anche nelle spese per separazioni e divorzi? Ogni euro dato agli avvocati è un euro tolto ai figli, che ne avranno bisogno nel loro futuro molto incerto. Molti italiani, tenendo come base il bene dei figli, quando la coppia non funziona, si mettono d'accordo e decidono di vivere da separati in casa, risparmiando soldi, tempo e litigi. Molti italiani intelligentemente stanno alla larga dai tribunali, perché hanno capito che possono autonomamente risolvere i problemi della famiglia. La legge su separazioni e divorzi è fragile, perché non stabilisce multe salate per chi non la segue e non la applica. Purtroppo sono i giudici che emettono sentenze discriminatorie e antidemocratiche assolutamente in disaccordo con il principio stabilito dalla Costituzione in base al quale i bambini hanno il diritto di essere educati da padre e madre liberamente e parimenti. Queste sentenze anomale che variano in modo confuso da tribunale a tribunale servono solo a far aumentare i litigi e le spese a totale vantaggio degli avvocati. Purtroppo ci sono ancora persone che, invece di andare dallo psicologo per trovare equilibrio, vanno dagli avvocati per iniziare cause interminabili, inutili e costose, valide per Vip milionari, costringendo pure i partner a spendere per difendersi e così sperperano denaro e impoveriscono i loro figli che dicono di amare.
Irene Rinaldi
Roma

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