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Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2012 alle ore 07:44.
L'ultima modifica è del 15 maggio 2012 alle ore 06:40.
Ai giapponesi piace l'Italia. E non solo la moda. In principio fu Permasteelisa, azienda-gioiello italiana, specializzata in facciate hi tech, rilevata da JS Group, conglomerata del settore delle costruzioni quotata alla Borsa di Tokyo.
Più di recente (un paio di mesi fa) è arrivato il forte interesse di Hitachi Rail per due pezzi pregiati come Ansaldo Breda e Ansaldo Sts. Oggi è la volta di Buongiorno, società tricolore attiva nelle web app e giochi online: Ntt Docomo ha lanciato un'Opa (tutta cash) di 224 milioni di euro.
Tokyo guarda con interesse verso Roma. Ma, volendo, possiamo anche allargare i confini. La voglia d'Italia riguarda tutto l'Oriente: è sempre di ieri la notizia che Fastweb tratta con i cinesi di Huawei Technologies la cessione di due rami d'azienda. Come interpretare dunque l'apprezzamento di giapponesi e cinesi per le tecnologie italiane? Un Paese in vendita? C'è chi guarda il bicchiere mezzo pieno e nelle offerte orientali vede il segnale del grande valore, che ancora esiste, nel sistema Italia. Nonostante uno spread oltre i 400 punti base.
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