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Questo articolo è stato pubblicato il 04 giugno 2012 alle ore 07:47.

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Nadia, una madre di famiglia che ha perso il lavoro a inizio del 2011 in Piemonte. Non si è persa d'animo e ha pensato di aprire una drogheria. Si è rivolta al suo parroco che - attraverso la diocesi - era informato e sensibilizzato sull'attività di PerMicro.

La "garanzia personale" della rete di parrocchie si è integrata - come per centinaia di altri casi - con l'elaborazione professionale del masterplan e della pratica di affidamento da parte di PerMicro. Il risultato è stato un finanziamento di 5mila euro per l'acquisto di beni strumentali (Tan 9,50%, durata 36 mesi). Ma fra i 2.166 dossier approvati dal 2007 al 2012 dalle agenzie territoriali, molte altre potrebbero essere raccontate, soprattutto nel segmento "impresa". Claudia e Simone che rientrano dall'Inghilterra con il pallino dei "cupcake" e ora gestiscono un laboratorio di pasticceria e un'impresa di gestione eventi. Ahmend, pakistano, finisce in cassa integrazione, rispolvera il suo vecchio mestiere di barbiere e apre bottega a Bologna.

Luca, 50enne "rottamato", apre con il figlio una piccola tipografia digitale. PerMicro è una delle più importanti realtà italiane agganciate a Ritmi (Rete italiana per la microfinanza) e tra i suoi sette "soci istituzionali" ha due fra le maggiori fondazioni di origine bancaria: la Cariplo (attraverso la Fondazione Giordano dell'Amore) e la Crt (attraverso la Fondazione Sviluppo e Crescita). Gli altri sono la Bei (attraverso l'European Investment fund), Bnl Bnp Paribas, Oltreventure (private equity sociale), Fondazione Paideia, PhiTrust (gestore francese). Loro, assieme ad altri investitori privati, hanno fornito 6,17 milioni di euro di mezzi per la costituzione di una finanziaria vigilata dalla Banca d'Italia. La mission, conferma il presidente Corrado Ferretti, è fare credito a soggetti "non bancabili". Opera con 10 agenzie territoriali in otto regioni e in cinque anni ha erogato 11,4 milioni di microcrediti, di cui circa 3 milioni a progetti d'impresa. Il 2012 promette un'accelerazione: con altri 9 milioni di erogazioni a oltre 1.700 nuovi affidati.

«La nostra agenzia centralizza le funzioni di valutazione del rischio, erogazione, garanzia e monitoraggio - spiega il management guidato dall'amministratore delegato Andrea Limone -, mentre essenziali restano le reti di riferimento esterne, nel campo del volontariato e in quello dell'associaizonismo d'impresa, che ci segnalano casi meritevoli d'attenzione». In cinque anni ha avuto un aiuto o una chance un «cliente» su quattro.

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