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Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2012 alle ore 08:19.

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Le piste di atletica, gli adesivi e i prodotti green per l'edilizia, ben sette piscine temporanee e alcune tribune, anch'esse temporanee. Ci sono poi le attrezzature per la preparazione atletica nel Villaggio Olimpico e in una ventina di palestre, milioni di bicchieri per soft drinks e di posate in Mater-Bi, materiale biodegradabile e compostabile.

Per finire, sono italiani parte della tecnologia usata per produrre la torcia dei tedofori, la piattaforma di procurement utilizzata per la gestione delle forniture al Comitato organizzatore (Logoc) e il digital media service che lavora al sito ufficiale di Londra 2012 e per alcuni dei più importanti broadcaster tv che seguiranno le gare. È questo il ricco medagliere olimpico per una quindicina di aziende italiane, a poco più di sei settimane dall'accensione del braciere nello Stadio olimpico di Londra. Imprese che sono riuscite a conquistare un posto sul podio dei fornitori dell'evento sportivo dell'anno.
«Alcune hanno rapporti consolidati con il Cio – spiega Fortunato Celi Zullo, direttore dell'ufficio Ice di Londra –, altre si sono affermate per le eccellenze delle loro specializzazioni o grazie ai rapporti con i partner locali». Legami chiave perché il 98% dei contratti, per un importo di 9,3 miliardi di sterline, è stato assegnato a società inglesi che molto spesso hanno poi scelto subfornitori esteri. Nel caso delle realtà italiane si può stimare una ricaduta superiore ai 120 milioni di euro.

Per la scelta dei fornitori è stata adottata la soluzione di procurement della milanese BravoSolution. La piattaforma ha snellito i tempi di valutazione e aggiudicazione rispettando le rigide regole del Logoc: «C'era la preoccupazione per possibili contestazioni delle aziende in gara» racconta da Londra Nader Sabbaghian, Ad di BravoSolution. In più ha permesso di lavorare senza carta. «Siamo stati selezionati con una gara del ministero del Tesoro inglese nel 2004 – continua Sabbaghian – e per alcuni anni il Logoc è stato uno dei nostri dieci clienti più importanti. Ora si progetta lo smontaggio degli impianti temporanei e la riconversione delle aree».
Per Londra 2012 si è scelto di percorrere la via dei Giochi più green ed ecosostenibili della storia: volontà che ha guidato la scelta delle forniture. Nel Villaggio olimpico verranno utilizzati milioni di kit di posate prodotti dalla vicentina Ecozema, mentre nei fast food di Londra i bicchieri per soft drink, cup e cannucce sono "usa e ricicla"; il fornitore è Seda Group di Arzano, nei dintorni di Napoli.

Tutti realizzati in Mater-Bi, la bioplastica ecocompatibile e compostabile prodotta da Novamont. Un tris del made in Italy che è riuscito a imporsi su decine di concorrenti, soprattutto cinesi.
Sta entrando nella fase finale di messa a punto la complessa macchina che gestirà il flusso di dati raccolti durante le gare, i risultati, le statistiche e tutte le altre informazioni che saranno a disposizione dei più importanti network tv, come per esempio Bbc, Terra (per il Sud America), Nbc e France Tv, che trasmetteranno i Giochi. Gli stessi contenuti arriveranno sugli schermi di pc, smartphone, tablet, siti web e social network di milioni di tifosi che seguiranno in tempo reale le gare. Il tutto è realizzato da Deltatre, digital media service con quartier generale a Torino, che gestisce anche il sito ufficiale di Londra 2012.

«Quest'anno la sfida è aiutare l'utente a seguire i giochi su diversi dispositivi – spiega Carlo De Marchis, responsabile della strategia e soluzioni dell'azienda –. Si lavora per la prima volta per unire il video in diretta, i canali in contemporanea saranno una trentina, messi in sincrono con il flusso delle informazione delle gare e tutto sarà accessibile con una modalità multipiattaforma».
Coinvolgimento ed emozioni come quelle che vivono in questi giorni i tedofori. C'è molto made in Italy anche nella torcia, disegnata da Edward Barber e Jay Osgerby e costruita a Coventry da Premier group. Qui tre macchine a controllo numerico della Prima Industrie hanno contribuito alla costruzione delle circa 11mila torce. «Due sono sistemi combinati laser che in poco più di 10 minuti creano sul foglio di alluminio gli 8mila fori che simboleggiano gli 8mila tedofori – sottolinea Ezio Basso, Ad della mini corazzata piemontese –. Il foglio viene poi piegato e saldato da un altro nostro sistema».

C'è anche un ristretto club di fornitori storici dei Giochi. Tra questi il Gruppo Mapei che ha fornito materiali ed adesivi green per l'edilizia. Sono stati usati in alcuni edifici del Villaggio olimpico, mentre tra le strutture di gara si è intervenuto sulla pista d'atletica, fornita da Mondo, dello Stadio Olimpico, nel palazzetto che ospiterà le partite di basket e pallavolo, nel Wembley Stadium e nel villaggio che ospiterà i velisti. Sono una decina le discipline atletiche che si disputeranno sulla pista Mondotrack Ftx della piemontese "Mondo" che fornisce anche quelle per gli allenamenti, i campi per il basket e altri materiali usati anche nelle paraolimpiadi. La Technogym di Nerio Alessandri schiera 750 macchine in versione potenziata e dotate del sistema di gestione computerizzata dell'allenamento personalizzato, oltre a un pool di un centinaio di personal trainer. «Siamo presenti anche nelle federazioni delle varie discipline - aggiunge Alessandri - e con una gamma di attrezzi specifici per gli atleti delle paraolimpiadi».

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