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Questo articolo è stato pubblicato il 10 luglio 2012 alle ore 07:42.
L'ultima modifica è del 10 luglio 2012 alle ore 08:56.

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Dopo la tappa molto combattuta di domenica con diversi attacchi e contrattacchi che hanno visto per protagonisti anche Cadel Evans e Vincenzo Nibali, la cronometro di ieri rischia di "addormentare" il Tour. La corsa contro il tempo di 41,5 chilometri ha confermato lo strapotere del team Sky che ha letteralmente strapazzato la concorrenza.

Vince la maglia gialla Bradley Wiggins davanti al compagno di squadra Christopher Froome; Evans ha accusato un minuto e 43 secondi, ma sorprende il distacco (oltre le aspettative) inflitto a Fabian Cancellara, specialista nelle corse contro il tempo.

La superiorità schiacciante dei corridori Sky rischia di mettere una seria ipoteca sull'esito finale anche se c'è da scommettere che Evans e Nibali non si arrenderanno senza aver provato ad attaccare sulle strade delle Alpi, nei prossimi giorni e poi sui Pirenei.

A proposito di Nibali ieri il siciliano ha fatto una buona performance (ottavo a poco più di due minuti da Wiggins) dimostrando molta concentrazione. Se fino a domenica il podio poteva essere alla sua portata oggi potrebbe apparire più difficile ma può finire nei primi cinque a Parigi; adesso è quarto nella classifica generale a 2 minuti e 23 secondi dal leader.

Nuova scossa, dunque, ieri al Tour che oggi osserverà una giornata di riposo, utile per recuperare energie in vista della seconda parte quando si deciderà la corsa sulle montagne e nell'ultima lunga cronometro (53,5 chilometri) che precede l'arrivo sugli Champs-Élysées.
Si chiude una prima "tranche" caratterizzata da molti incidenti e cadute e dal dominio del team Sky con una marcia in più, rispetto agli avversari, sia in salita sia a cronometro.

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