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Questo articolo è stato pubblicato il 29 luglio 2012 alle ore 08:12.

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Quando l'Europa parla con troppe voci, i mercati la puniscono



Il portavoce della Bundesbank, Georg Streiter, ha affermato l'altro ieri che la banca centrale tedesca resta contraria agli interventi dell'Eurotower sul mercato dei titoli di Stato smentendo di fatto le parole pronunciate il giorno prima dal governatore Mario Draghi. Lo stesso giorno la portavoce di Wolfgang Schäuble, ha detto che il suo ministro delle finanze «ha accolto con favore le dichiarazioni di Draghi riguardo alla necessità di agire per salvaguardare l'euro».
Ma, insomma, con quante voci parla l'Europa? Non sarà anche per questo che i mercati ci castigano?
Raimondo Mazzotta
Firenze
Spagna fra aiuti e salvataggi
Il quotidiano spagnolo "El Economista" ipotizzava mercoledì scorso un piano di aiuti finanziari da 300 miliardi di euro che permetterebbe alla Spagna di finanziare il suo deficit per almeno un anno e mezzo. Tale piano si sarebbe dovuto aggiungere a quello deciso dall'Eurogruppo a favore della banche iberiche.
La portavoce del governo spagnolo, Soraya Saenz de Santamaria, ha subito precisato che «non ci sarà alcun piano di salvataggio in quanto non ce n'è alcun bisogno».
Mi chiedo come il governo spagnolo possa escludere categoricamente questa ipotesi visto lo stato preoccupante della sua congiuntura, con una disoccupazione a livelli stratosferici.
Alonso Gurria
Bergamo
Botta e risposta Fiat-Wolkswagen
Dopo le dure critiche mosse da Sergio Marchionne nei confronti di Volkswagen la casa automobilistica tedesca ha chiesto le dimissioni del numero uno del Lingotto da presidente dell'Associazione dei costruttori europei di auto (Acea).
Mi chiedo se una richiesta di questo tipo sia plausibile: può il presidente dell'Acea accusare uno dei suo membri - che non a caso ha detto di stare valutando l'ipotesi di uscire - di sfruttare la crisi attuale per conquistare quote di mercato grazie ad aggressive politiche di ribasso dei prezzi, facendo in sostanza concorrenza sleale? Dopo di che mi chiedo: perché anche la Fiat non mette in atto politiche di ribasso dei prezzi visto che per molti italiani la macchina sta diventando sempre più un vero e proprio lusso?
Lettera firmata
La catastrofe siriana
Il ministro degli Esteri britannico, William Hague, ha detto venerdì scorso che i violenti combattimenti in corso ad Aleppo «sono inaccettabili, perché potrebbero causare una catastrofe umanitaria e la perdita devastante di vite civili nella città». Cosa aspetta il mondo ad intervenire?
Ho letto che dall'inizio della guerra civile sono morte decine di migliaia di persone, civili per la maggior parte. Siamo già in presenza di una catastrofe umanitaria. Capisco le cautele della diplomazia, ma la situazione è ormai scappata di mano.
Alberto Mazzoleni
Brescia
Napoli, ricompaiono i lavavetri
Un fenomeno che a Napoli sembrava all'improvviso scomparso, quello dei lavavetri ai semafori, e che invece si ripropone in questa torrida estate.
Infatti dopo le polemiche sulle iniziative promosse in passato dall'amministrazione comunale partenopea per arginare questa presenza che era diventata sempre più invadente ed assillante, i lavavetri, per lo più exrtracomunitari, si erano all'improvviso eclissati.
Ma quelli che più di recente sono ricomparsi ai semafori dei principali incroci del quartiere collinare del Vomero sono invece dei ragazzi che lavorano anche in coppia. Spesso ad essere impegnate sono anche delle ragazze. Occorre la massima attenzione, incentivando le opportune attività investigative da parte degli uffici preposti, su un fenomeno, che, come per l'accattonaggio, potrebbe avvenire utilizzando minorenni, anche attraverso lo sfruttamento di questi ultimi da parte di organizzazioni delinquenziali.
Gennaro Capodanno
Napoli

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