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Questo articolo è stato pubblicato il 29 settembre 2012 alle ore 08:14.

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I collegi uninominali sono più efficaci delle preferenze



Michele Serra ha sostenuto che Franco Fiorito è uno di noi e che distinguere tra eletti ed elettori è sbagliato perché gli eletti hanno i nostri stessi difetti. Sono solo parzialmente d'accordo. Secondo me in linea di massima gli elettori sono migliori degli eletti perché per fortuna in Italia c'è ancora una maggioranza di onesti. Il punto è che spesso anche gli onesti votano i disonesti perché sono convinti che essi possano garantire loro dei vantaggi materiali o abbiano grosse qualità manageriali che consentono loro di realizzare cose che altri non sono in grado di realizzare.
In fondo è stato questo il segreto del successo di Berlusconi (ma è il segreto del successo di molti attuali amministratori di città, province e regioni). Purtroppo per molti italiani (anche per molti italiani onesti) la moralità degli eletti viene dopo la managerialità. Anche molti italiani di sinistra hanno questa stessa convinzione. Su questo tema si dovrebbe aprire una grossa battaglia culturale.
Franco Pelella
Pagani (SA)
Non conosco le performance amministrative del consigliere (ed ex sindaco) Fiorito, ma dubito che le molte migliaia di cittadini laziali che lo avevano votato si affidassero fiduciosi alle sue capacità manageriali. E la messe di voti raccolta, perciò, mi rende ancora più scettico nei confronti del ripristino delle preferenze, che fummo noi cittadini, attraverso un referendum, a ridurre drasticamente, considerandole - giustamente - come una forma di corruzione della politica.
La scelta da parte degli elettori, che è una sacrosanta esigenza, va effettuata attraverso i collegi uninominali, non con le preferenze, che inducono a campagne elettorali forsennate e costosissime, delle cui spese gli eletti si sentono giustificati a "rientrare". Senza generalizzare (anche tra gli eletti, a tutti i livelli, c'è un gran numero di persone per bene) e senza moraleggiare, credo che la soluzione obbligata sia quella di ridurre drasticamente l'intermediazione della politica. A proposito, che ne è dell'abolizione delle Province?
Redditometro da stato di polizia?
Alla presentazione del libro di Brunetta, l'ex premier Silvio Berlusconi ha affermato che «il redditometro è una cosa da far paura, una cosa da Stato di polizia tributaria». Ricordo che è stato proprio Berlusconi ad aggiornare l'accertamento sintetico e in particolare quello da “redditometro” (art. 22 del Dl n. 78/2010, c.d. “Manovra correttiva”) modificando e integrando la precedente blanda disciplina contenuta nell'art. 38, commi da 4 a 8, DPR n. 600/73. Quanto a prendersi le proprie responsabilità, Schettino in confronto a quest'uomo è un eroe.
Andrea Tribulini
Piobbico (PU)
I rischi delle tensioni in Asia
Resta ancora tesa la situazione per le isole Senkaku contese da Cina e Giappone. La Cina ha annullato le celebrazioni del quarantesimo anniversario per la normalizzazione delle relazioni bilaterali, mentre a Tokyo si palesa una crescente irritazione nei confronti del governo cinese. Anche se lo scontro rimanesse solo a livello diplomatico, le conseguenze economiche sarebbero comunque gravissime. In una situazione mondiale fortemente compromessa dalla crisi economica, un peggioramento delle condizioni economiche di due giganti come la Cina e il Giappone avrebbero risvolti drammatici difficilmente prevedibili, con un peggioramento della crisi da cui non siamo ancora usciti. Anche i governi di Europa e Stati Uniti dovrebbero quindi preoccuparsi della situazione senza sottovalutarne le conseguenze.
Cristiano Martorella
Coltellerie Fraraccio non chiude
La Coltellerie Francesco Fraraccio Frosolone di Fraraccio Franceschino e Figli snc * conosciuta anche come Francesco Fraraccio - contrariamente a quanto pubblicato su Il Sole 24 Ore del 4 settembre 2012 - non è assolutamente in procinto di cessare la propria azienda, evento, anzi, neppure programmato, essendo viva ogni attività societaria, sia sul piano produttivo, sia su quello commerciale, come d'altronde verificabile in ogni modo ed anche risultante dalla documentazione presso la Cciaa di Isernia, dalla quale emerge l'assenza di ogni procedura liquidatoria.
Avv. Fulvio Romeo

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