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Questo articolo è stato pubblicato il 18 gennaio 2013 alle ore 08:01.
L'ultima modifica è del 18 gennaio 2013 alle ore 08:51.
È stata l'immagine dell'Emilia laboriosa messa in ginocchio dal terremoto. Da ieri è il simbolo della rinascita a dispetto di crisi e burocrazia: la Aries di Mirandola ce l'ha fatta a rialzarsi e lo ha fatto da sola, senza aspettare aiuti, senza piangersi addosso.
Moglie e figlio del titolare morto il 29 maggio hanno fatto una scelta coraggiosa, mentre da Medolla arriva la notizia della prima chiusura ufficiale "per sisma", la Oece Plastics del gruppo Valentini. Azienda dell'arredamento a cui mancava il legame di sangue con la terra che fa la differenza, quando in giro non si vedono denari pubblici ma solo burocrazia.
Aries ce l'ha fatta due volte. La prima a giugno: con la solidarietà degli altri imprenditori che hanno offerto magazzini e camera bianca, è tornata subito a rifornire gli ospedali. E ce l'ha fatta ieri, inaugurando lo stabilimento ristrutturato, senza un euro di contributo pubblico. Ma se gli aiuti che lo Stato ha stanziato non arriveranno in fretta anche Aries potrebbe trovarsi costretta a rinunciare ai progetti di sviluppo.
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