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Questo articolo è stato pubblicato il 14 febbraio 2013 alle ore 06:39.

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Ogni democrazia vive più di conflittualità che di armonie



Le dimissioni del Papa siano di grande insegnamento ai politici italiani, chi fra loro non è più in grado di dare armonia deve dimettersi. Non credo che i nostri politici riusciranno a capire l'insegnamento che le dimissioni di questo Papa ha dato, ma penso che tutti i cattolici possano capire che non possiamo più eleggere un leader che crea conflittualità e che abbia a cuore solo il suo bene e non quello del Paese. Tutti i cattolici daranno il voto a un uomo nuovo che porti morale al Paese.
Umberto
Ciao Umberto, trovo assai acrobatico collegare direttamente le dimissioni del Papa (cosa che personalmente, al dà dei precedenti storici e delle dotte disquisizioni sul diritto canonico, mi hanno lasciato esterrefatto) alla politica italiana. Lei ne scrive come possibile "insegnamento": lasci che "non è più in grado di dare armonia", dice, e sia eletto - in particolare dal voto cattolico - un leader che non crei "conflittualità". Il suo è un auspicio personale di buon senso (vogliamo dire, meglio, genericamente buonista?) che deve fare i conti con la realtà. Anche se effettivamente la parola "armonia" richiama a un precedente in politica. Quello del ministro delle Poste e vice presidente del Consiglio del primo Governo Berlusconi (1994) Pinuccio Tatarella, il politico pugliese ex missino e tra i fondatori di Alleanza Nazionale che si autodefinì il "ministro delle Armonie" in relazione alla sua dichiarata, ed effettiva, capacità di eccellere nell'arte politica mediatoria. Però diciamo che le "armonie", in politica, finiscono qui. Si fanno accordi, si fanno compromessi, ma un certo grado di conflittualità (non quella tra amico/nemico ma tra avversari politici che hanno visioni diverse) è fisiologica. Lo richiede del resto una democrazia compiuta dell'alternanza degna di questo nome. Ed è chiaro che quando si sceglie - l'Italia ha bisogno per esempio di riforme serie - è impossibile che tutti si dichiarino contenti e soddisfatti. L'importante è che i benefici (per il domani) siano maggiori dei costi (dell'oggi), ma il passaggio è sarà sempre comunque faticoso e difficilmente "armonico". Questa è la realtà e con questa dobbiamo fare i conti. Una buona politica sa farli in piena trasparenza e un buon politico ha il dovere di scegliere.
twitter@guidogentili1
Sono stanchissimo
Io saldo l'acciaio: ho iniziato qualche anno fa. Per il mio lavoro ho a che fare con le banche, con grosse aziende e con tutta la costellazione che riassunta forma l'ossatura del nostro Paese, naturalmente a livello basso ma da dove hai veramente la visuale dell'Italia e di come vanno le cose. Ogni giorno qualche scandalo nuovo, ogni giorno mille promesse (taglio delle tasse, taglio dei politici, tagli dei privilegi), poi, nulla cambia e non vi deprime tutto questo? Non vi viene da pensare negativo? L'unico pensiero che rimane è quello di buttare tutto all'aria, poi pensi che a casa hai un figlio di dieci anni e vai avanti, l'unico pensiero è tirare avanti finché ne hai, sarà poi giusto? Non lo so, ma è così che va al 90% degli italiani, il restante 10% o viene arrestato o sta per essere arrestato per poi scarcerarlo in breve.
Rudi
La qualifica di Stefano Orlando
In merito a quanto pubblicato sul Sole 24 Ore di ieri nell'articolo "Thales, l'ex generale e le consulenze che non lasciano tracce", si precisa che Stefano Orlando non è un generale dell'Aeronautica Militare. Stefano Orlando, sebbene abbia frequentato i corsi regolari dell'Accademia Aeronautica negli anni 70, il 1° settembre 1976 è stato posto in congedo assoluto con il grado di tenente. Stefano Orlando non è più in forza all'Aeronautica Militare da ben 37 anni.
Aeronautica Militare
Mi risulta che all'epoca dei fatti descritti Stefano Orlando si fosse presentato come ex generale dell'Aeronautica. E martedì, quando l'ho contattato telefonicamente per chiedergli verifiche, commenti o spiegazioni gli ho anche chiesto conferma di quella qualifica. La sua risposta è stata: «Sì, sono stato generale dell'Aeronautica».
Apprendo adesso dall'Aeronautica Militare che invece è un ex tenente "in congedo assoluto" dal 1976. Pensavo sarebbe bastato verificare la qualifica con lo stesso Orlando. Mi sono sbagliato. (C.G.)

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