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Questo articolo è stato pubblicato il 07 marzo 2013 alle ore 06:38.

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Tre priorità: Europa, legge elettorale e riduzione delle tasse



Nel tentativo di rimediare, il conformismo dei vincitori che non hanno vinto propaganda due scenari obbligati. Che non stanno in piedi. Uno è la tesi di un governo di minoranza. Per la fiducia sarebbe necessario che i grillini uscissero dal Senato. Tuttavia, essendo il numero legale 160 (metà di 315 + quattro a vita), il centrodestra (che ha 118 senatori) risponderebbe alla mossa facendo uscire 106 dei suoi da sommare ai 54 grillini (in tutto 160, cioè il numero legale) lasciando in Aula i restanti suoi 12 a richiedere come da regolamento l'irragiungibile numero legale. Governo di minoranza impossibile. L'altro scenario è la tesi delle dimissioni anticipate di Napolitano e la nomina del successore prima di quella del Governo. Questo scenario - che suppone Napolitano pedina dei partiti - sarebbe un espediente per congelare il gabinetto Monti, incapace di concepire meno tasse e reduce dal flop elettorale. Non vedo vantaggi e spetterebbe sceglierlo al presidente, non ai partiti. Ai partiti occorre realismo. La maggioranza di governo può esserci solo su temi concordati. Le priorità del Paese: Europa e riforma elettorale. Sulla prima, confermando la prospettiva europea e indicando i cambiamenti democratici nella sua gestione. Sulla seconda, definendo il doppio turno insieme a semipresidenzialismo e al taglio dei costi della politica nazionale e periferica. Un governo è fattibile (stando ai programmi) abbandonando i tabù di chi si reputa destinato a vincere e non ne è capace.
Lettera firmata
La tesi delle dimissioni anticipate del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per permettere la nomina del suo successore prima di quella del Governo non è realistica, essendo un'acrobazia impossibile. Perché sarà Napolitano a dare l'incarico, come ha già spiegato, e perché nell'eventualità citata entreremmo comunque in una fase di stallo e di accresciuta incertezza che non possiamo permetterci. Sono d'accordo sul fatto che ai partiti necessiti grande realismo. E sono d'accordo che su Europa (per la quale esigere un cambio di passo pro-crescita) e su riforma elettorale (doppio turno e semipresidenzialismo proposta più che potabile) si debba stringere un accordo rapido e incisivo, abbandonando, come lei osserva, i tabù. Aggiungerei un terzo punto: la pressione fiscale da ridurre. Non vorrei che dopo la pioggia di promesse in campagna elettorale, restassimo a secco di fatti. Sarebbe un nuovo, imperdonabile errore.
twitter@guidogentili1
La barbarie al Museo delle Scienze
È una barbarie quella compiuta a Napoli al Museo delle Scienze. Due miei figli, che tornarono entusiasti da quel museo, sono rimasti increduli nell'apprendere la notizia, convinti che solo qualche capannone fosse andato a fuoco, non anche le parti da loro visitate. La mia terza figlia non potrà mai vederlo. Può sembrare eccessivo ma questa tragedia mi pare una risposta "dura" della camorra alla vittoria di Grillo, che rappresenta per loro una concreta minaccia di cambiamento. Sono andati in fumo un grande patrimonio culturale e miliardi di euro; è un vero sacrilegio che ricorda i roghi dei secoli passati, ma anche un atto auto-lesionista. Strani questi camorristi, distruggono la cultura e i gioielli del territorio, così come nascondono i rifiuti tossici sotto la terra di milioni di napoletani. Mia moglie, francese, è avvilita. Mi chiede: ma che Paese è questo che non si indigna più di tanto? Dove le regole non vengono rispettate e le macchine sfrecciano liberamente in città, falcidiando pedoni e biciclette? Un Paese che non rispetta i bambini, umilia la scuola e gli insegnanti? Pensando ai nostri figli, vorrebbe tornare in Francia.
Fabrizio De Pascale
L'attività del Club Excellence
In merito all'articolo "Il Franciacorta vince la guerra delle bollicine", pubblicato sul Sole 24 Ore del 28 febbraio, il Club Excellence aggiunge che ha un ampio portfolio di champagne e tra questi per citare i principali: Louis Roederer (tra cui il Cristal), importato da Sagna Spa; Bollinger, importato da Meregalli Giuseppe Srl; H. Goutorbe, importato da Sarzi Amadè Srl; Jacquesson, importato da Pellegrini Spa; Bruno Paillard, importato da Cuzziol Spa; Pol Roger, importato da Heres Spa; Thienot, importato da Balan Srl.
Massimo Sagna
Club dei distributori e importatori nazionali

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