Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2013 alle ore 07:10.

My24

È stato l'accadimento eccezionale dell'abdicazione di Benedetto XVI a fornire al mondo la chiave di lettura per l'elezione del suo successore. Quel gesto, clamoroso, costituirà probabilmente una sorta di agenda non tanto di quello che il nuovo Papa dovrà, saprà e vorrà fare, quanto piuttosto di ciò che il mondo si aspetta da lui, da un Pontefice il cui predecessore calpesta ancora questa terra.
È difficile pensare che il mondo guarderà a Francesco I, il 76enne gesuita Josè Mario Bergoglio, senza tener conto della scelta drammatica di Benedetto XVI. Con questa grave eredità comincia così il viaggio apostolico del primo Papa non europeo (latinoamericano) in duemila anni di storia. Un segno dei tempi e della geopolitica religiosa, forse, considerando che proprio in America Latina vive la quota maggioritaria dei cattolici, anche se le Chiese evangeliche da molti anni ormai stanno conquistando devoti.
Un segno anche importante nella direzione di un maggior equilibro tra il Vecchio continente e il resto del mondo, che non deve però essere letto come uno sminuimento dell'importanza dell'Europa quanto della consapevolezza della necessità di marcare anche simbolicamente la natura universale della religione cristiana.

L'America Latina è parte dell'Occidente, indubitabilmente, ma lo è in maniera ben diversa - per molti aspetti più critica - di quanto lo siano l'Europa, il Nord America o il continente australiano. In America Latina, ben prima, più intensamente e anche dolorosamente che altrove, l'Occidente si è mescolato alle altre culture e la Chiesa cattolica ha dovuto affrontare la questione del suo rapporto con l'Europa, la dialettica tra potere ed evangelizzazione.
In passato terra di frontiera, oggi l'America Latina sembra lontana, direi quasi "protetta", rispetto alle tensioni che scuotono invece altre linee dove i confini delle religioni si incontrano e si sovrappongono. È lontana da quel bacino Mediterraneo sulle cui sponde sudorientali il cristianesimo appare sempre più in difficoltà. Così come è lontana dall'Asia centromeridionale o dall'Africa sub sahariana dove i gruppi radicali del jiahdismo politicizzato predicano e praticano il loro proselitismo fatto di violenza e terrore.

Sarà interessante vedere come i rappresentanti più autorevoli dell'islam autentico guarderanno a questo nuovo Papa e come egli si rivolgerà a loro.
Ma forse la partita più complessa e insieme la relazione più decisiva sarà quella che si giocherà proprio all'interno dell'Occidente, così sovente dipinto da tanti alti prelati come "scristianizzato". Ed è pur vero che oggi la laicità e la secolarizzazione sono più che mai il tratto costitutivo comune delle società occidentali.
Altrettanto incontrovertibilmente, però, nella trama del tessuto con cui persino la società occidentale più "disincantata" è costituita, l'eredità cristiana è continuamente presente. Negli ultimi anni, peraltro, il rapporto tra Chiesa cattolica e società occidentali si è fatto via via più complicato, si è irrigidito intorno ad alcuni punti di attrito per lo più legati alla concreta pratica delle libertà individuali, mentre consonanze profonde sui temi della solidarietà, dell'equità e della dignità umana venivano a essere meno valorizzate.

Proprio sulla questione della tutela del valore dell'uguaglianza, cruciale tanto per il cristianesimo quanto per la cultura laica occidentale, l'America Latina è da tempo una "frontiera", in cui un'alleanza solida tra le anime occidentali è possibile ed auspicabile. Chissà se su questo rapporto il nuovo Papa sarà in grado e vorrà lasciare il suo segno e se questo sarà un segno di continuità o di rinnovamento.
Certo le sue "credenziali", fatte di rifiuto del fasto, di attenzione per gli ultimi e insofferenza alla pompa, lasciano ben sperare. In tempi di crisi economica come quella che proprio in Occidente stiamo sperimentando con particolare e inconsueta crudezza, verrebbe da osservare che si tratta di un Papa particolarmente adatto allo Zeitgeist. Uno spirito del tempo che, infine, ispira anche le attese per una Chiesa cattolica capace di ritrovare in se stessa le energie per proseguire quell'opera di risanamento interno e di trasparenza intrapresa da Benedetto XVI che appare sempre meno procrastinabile.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi