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Questo articolo è stato pubblicato il 19 marzo 2013 alle ore 08:20.
A oltre un anno di distanza non si sono ancora concluse le procedure per la salvaguardia dei primi 65mila lavoratori esodati, ma già si prevede un paracadute per gli eventuali esclusi. Chi non troverà posto nel primo contingente, se avrà i requisiti, verrà inserito nel secondo, quello da 55mila, le cui verifiche sono iniziate da un paio di mesi. Peccato però che ufficialmente non si sappia nulla di quanti sono gli esclusi e non lo sanno nemmeno i diretti interessati.
Un'operazione, quella del primo gruppo, che l'Inps puntava a concludere entro lo scorso mese di settembre, oltre cinque mesi dopo, e a più di un anno dalla riforma, è ancora incompleta. L'esperienza maturata sin qui e le premesse non consentono di sperare che per il secondo gruppo i tempi possano essere più rapidi: tra la legge 135/2012 che ha fissato i requisiti alla pubblicazione del decreto ministeriale di attuazione sono pasati cinque mesi e mezzo. Alla rapidità del Governo nel mettere a punto la riforma non è seguita altrettanta efficienza nella tutela dei lavoratori coinvolti.
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