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Questo articolo è stato pubblicato il 02 aprile 2013 alle ore 07:05.
Sono ingegneri e tecnici specializzati, tecnici informatici. Oppure addetti alla ristorazione. O ancora medici e infermieri. Sono le migliaia di italiani che hanno inviato il loro curriculum a «Job of my Life», il format varato da Eures (è un portale specializzato nella mobilità professionale), pronti a fare le valigie per andare a lavorare in Germania. Dove il lavoro c'è, e dove le aziende sono alla ricerca di profili professionali che non riescono a rintracciare in patria.
La nuova immigrazione viaggia prima sui contenuti web, poi sui binari dei treni. L'intento degli organizzatori del format (a breve saranno varate iniziative analoghe per il settore automotive inglese e per l'Ict norvegese) è cooperare per combattere la disoccupazione e lo scollamento esistente tra domanda e offerta all'interno della Ue. In tempo di crisi sia per l'occupazione che per lo spirito comunitario, gli europei (e gli italiani) potrebbero anche scoprire che, con un pizzico di mobilità in più, potrebbero contare su di un mercato del lavoro europeo.
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