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Questo articolo è stato pubblicato il 12 aprile 2013 alle ore 06:40.
L'ultima modifica è del 12 aprile 2013 alle ore 06:49.
Un balzo di 130 miliardi di dollari in tre mesi. Le riserve valutarie cinesi battono un altro record: a fine marzo hanno raggiunto la stratosferica quota di 3.440 miliardi di dollari, esattamente quanto il Pil della Germania. Si tratta del più forte aumento dal secondo trimestre del 2011. A rimpolpare i forzieri della Banca centrale cinese hanno contribuito gli ingenti flussi di liquidità provenienti da tutto il mondo, denaro fresco che sta piovendo sulla Cina e creando nuovi timori di bolla finanziaria.
La crescita delle riserve valutarie è un chiaro segnale del ritorno in grande stile dei capitali internazionali in cerca di rendimenti verso la Cina dopo il rallentamento dello scorso anno. Una tendenza destinata forse ad accelerare nei prossimi mesi, dopo la maxi-manovra di stimoli varata la settimana scorsa dalla Banca centrale del Giappone, che ha già avuto l'effetto di scatenare una corsa al rendimento in tutto il mondo.
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