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Questo articolo è stato pubblicato il 12 aprile 2013 alle ore 06:45.
L'ultima modifica è del 12 aprile 2013 alle ore 06:56.

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Dopo Mario Draghi, presidente della Bce, l'Italia conquista un ulteriore, importante riconoscimento a livello europeo. L'ex presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, è stata nominata presidente di BusinessEurope, l'associazione che rappresenta le Confindustrie europee con sede a Bruxelles. Emma Marcegaglia, che subentra al tedesco Jürgen Thumann, sarà in carica dal 1° luglio con un mandato biennale rinnovabile una volta. Non era mai accaduto che l'associazione affidasse la presidenza a una donna ed è la seconda volta nella storia di BusinessEurope che tocca a un italiano: il primo fu Guido Carli nel 1980-81. «Sono onorata di succedere a Thumann. Le sfide che sta affrontando l'economia europea – questo il commento a caldo di Emma Marcegaglia – richiedono significativi cambiamenti. Contribuirò costruttivamente a rifocalizzare le politiche europee sulla competitività e la crescita, insieme al direttore generale Markus J. Beyrer, al suo team e ai 41 componenti della federazione di BusinessEurope». I più grandi sostenitori alla nomina di Emma Marcegaglia alla presidenza delle Confindustrie europee sarebbero stati proprio i tedeschi.

«Siamo molto orgogliosi del riconoscimento arrivato da un lato alla personalità di Emma Marcegaglia e al suo impegno europeista, dall'altro all'attenzione che Confindustria ha sempre avuto per un'Europa più rappresentativa e più forte», ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. Encomio simile da Matteo Colaninno: «È una bella notizia per gli imprenditori italiani e per l'Italia». La Commissione europea, incalza il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani, punta sulla reindustrializzazione per superare la crisi. «Con Marcegaglia – dice Tajani – abbiamo collaborato in maniera molto positiva quando era presidente di Confindustria, tanto più avverrà ora quando assumerà la guida di BusinessEurope». In effetti la nomina di Emma Marcegaglia cade in un momento particolarmente delicato per il futuro dell'Italia e dell'Europa. Il 2014 sarà decisivo per lo sviluppo politico ed economico dell'Unione: il prossimo anno si svolgeranno le elezioni europee, che faranno seguito alle elezioni tedesche dell'autunno 2013. La prossima si annuncia come una legislatura importante, di svolta, nella quale saranno gettate le basi della nuova Europa, quella che dovrà uscire dal tunnel della crisi ed agganciare la ripresa. E il fatto che in un passaggio così delicato ci sia un'italiana alla guida degli industriali europei, oltre a costituire un motivo di legittimo orgoglio per il nostro Paese, troppe volte bersaglio di critiche ingiuste fuori dai confini nazionali, è la migliore garanzia che le istanze e le aspettative delle imprese italiane possano trovare ascolto al vertice delle istituzioni europee. I dossier aperti sono innumerevoli, dalla riprogrammazione dei fondi comunitari alla definizione dei grandi piani europei per il rilancio industriale, a partire dalla siderurgia.

Per Emma Marcegaglia lo sbarco a Bruxelles non è una novità: dal 1998 al 2000 l'imprenditrice mantovana è stata presidente dei Giovani industriali europei, mentre dal 2000 al 2002 è stata vicepresidente di Confindustria con delega all'Europa sotto la presidenza di Antonio D'Amato. La nomina al vertice di BusinessEurope è il coronamento di un percorso iniziato nel 1996, quando Emma Marcegaglia fu eletta alla presidenza dei Giovani imprenditori di Confindustria e culminato il 13 marzo 2008 nella elezione alla presidenza di Confindustria per il quadriennio 2008-2012, prima donna a ricoprire tale carica e anche la più giovane (è nata a Mantova nel 1965). Emma Marcegaglia è amministratore delegato con il fratello Antonio dell'omonimo gruppo industriale fondato e presieduto dal padre Steno. Il gruppo Marcegaglia (7.500 dipendenti) opera nel settore metalsiderurgico ed è presente in tutto il mondo con 50 stabilimenti. Laureata in economia aziendale alla Bocconi di Milano, sposata con un ingegnere informatico, Emma Marcegaglia vive a Montava, ha una figlia, Gaia, di 10 anni ed è appassionata di antiquariato, in particolare di orologi antichi. Marcegaglia è anche presidente della Luiss, l'università di Confindustria intitolata proprio a Guido Carli.

LA CARRIERA E L'ORGANIZZAZIONE

Gli studi
Emma Marcegaglia, figlia di Steno Marcegaglia, fondatore dell'azienda attiva nella lavorazione dell'acciaio, consegue la maturità scientifica e si laurea con lode in economia aziendale all'Università Bocconi di Milanonel 1989.

Le cariche
Dal 1996 al 2000 Marcegaglia è stata presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria. Poi, nel maggio 2008, l'elezione alla presidenza di Confindustria: è la prima donna (e la persona più giovane) a guidare gli industriali italiani. Cavaliere della Legion d'Onore, per volere di Nicolas Sarkozy, è presidente dell'Università Luiss di Roma per il triennio 2010-2013.

Il ruolo
BusinessEurope, la cui sede è a Bruxelles, è l'associazione che rappresenta 41 Confindustrie di 35 Paesi, dando voce a più di 20 milioni fra piccole, medie e grandi aziende.

Gli obiettivi
BusinessEurope si è impegnata a sostegno delle imprese: in particolare, grazie al piano "Growing out of the crisis - 5 steps to restore confidence", sostentuto soprattutto dall'attuale presidente, Jürgen R. Thumann, punta a sollecitare riforme strutturali e a promuovere investimenti privati.

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