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Questo articolo è stato pubblicato il 09 maggio 2013 alle ore 07:00.

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MILANO - Anche per il mese di marzo l'asset del digitale si è ritagliato sempre di più il ruolo di traino per i principali quotidiani italiani. In alcuni casi la crescita non è riuscita a compensare il calo, laddove è avvenuto, di diffusione e vendite. Ma in altri ha invece ribaltato il dato, più che compensando la tendenza al ribasso che va avanti da molti mesi: sicuramente da dopo la scorsa estate.

Sta di fatto che i dati Ads sulla diffusione dei quotidiani a marzo 2013 hanno ancora una volta restituito un feedback positivo sulla parte di giornali che con più convinzione sta credendo nell'impegno per aumentare la diffusione delle copie digitali. In questo quadro Il Sole 24 Ore, Gruppo L'Espresso ed Rcs hanno continuato a rappresentare la punta più avanzata. Con un risultato finale che anche per il mese di marzo vede Il Sole 24 Ore mantenere il primato per vendite digitali con 58.949 copie vendute mediamente ogni giorno (abbonamenti compresi) a marzo, di cui 11.264 copie singole, cui si aggiungono 26.481 "vendite multiple", in sostanza quelle ai grandi clienti e 21.204 nel "bundle": l'abbinata carta-digitale.

A consuntivo, rispetto a febbraio, nel mese di marzo Il Sole 24 Ore ha collezionato un trend in crescita complessivo (+15,4%) e rispettivamente in tutte e tre le categorie per la definizione delle quali c'è un regolamento Ads condiviso da tutti gli editori. Stando al quale per copia digitale è da intendersi «il totale delle copie di un'edizione digitale vendute ad un prezzo qualificante pari almeno al 30% del prezzo di vendita dell'edizione cartacea». In questo caso le copie per Il Sole 24 Ore sono passate da 10.180 a 11.264 (+10,6%). Ancora meglio è andata sul fronte delle "vendite multiple" nelle quali, quindi, si prevede «a fronte di un'unica transazione economica la messa a disposizione di un numero di utenze individuabili pari agli abbonamenti o alle copie acquistate». In questo caso si è passati dalle 19.729 copie di febbraio alle 26.481 di marzo (+34,2%). Stazionario invece il fronte delle copie in abbinata carta digitale: dalle 21.159 vendute a febbraio alle 21.204 di marzo.
Anche in questo modo il Sole 24 Ore ha consolidato il suo terzo posto sul fronte della diffusione e della vendita "cartacea+digitale". Nel primo caso si è passati dalle 284.870 copie diffuse a febbraio alle 287.443 di marzo. Anche sul fronte vendite le 261.654 copie di marzo sono superiori alle 259.498 di febbraio. Questi i dati che vedono dunque il Sole 24 Ore crescere nella diffusione e nelle vendite totali, comprendendo nel novero il cartaceo e il digitale. È così risulta consolidato il terzo posto tra i quotidiani italiani, preceduto da Corriere della Sera e Repubblica.

Sul fronte della diffusione complessiva, il Sole 24 Ore ha messo a segno una crescita a marzo (+0,9%) migliore rispetto a quello dei principali competitors: -0,2% il Corriere della Sera; +0,2% Repubblica; -3,8% la Gazzetta dello Sport; -1,8% La Stampa; -6,1% Il Messaggero. Allo stesso modo anche per le vendite "carta+digitale" il risultato è stato positivo: +0,8% contro il -1,8% del Corriere della Sera; +0,1% della Repubblica; -3,7% la Gazzetta dello Sport; -1,7% La Stampa e -5,8% il Messaggero.
Trend sui quali – e si ritorna al punto centrale – l'impegno sul fronte delle copie digitali risulta determinante. La cartina di tornasole sta forse proprio nell'andamento del totale "pagata cartacea" che vede il segno meno per tutti: dal -0,1% di Repubblica al -6% del Messaggero con il -2,2% di Corriere della Sera e -2,5% del Sole 24 Ore.

Percentuali, queste ultime, che giustificano l'interrogativo sull'osmosi fra carta e digitale visto che proprio il Corriere della Sera ha primeggiato in crescita: +16,8% fra un mese e l'altro, attestandosi a quota 58.492 copie «2.0» vendute mediamente ogni giorno. Il quotidiano di Rcs si poi è ripreso il primato nella vendita delle copie digitali singole che Repubblica aveva conquistato a febbraio. Lo scarto fra le due testate resta comunque minimo (42.858 contro 42.532). Dal canto suo il Corriere della Sera ha più che raddoppiato (+108%) fra febbraio e marzo nel bundle "carta-digitale", salendo a quota 14.240. Repubblica ha limitato la crescita delle copie digitali all'1,6 per cento, rimanendo sempre al terzo posto (48.477 copie digitali) e precedendo La Gazzetta dello Sport (16.116 copie: +2,6%) e Il Fatto Quotidiano (11.071: +1,4%) che ha chiuso marzo con crescita in diffusione evendite di poco inferiori al 5%, con 67.107 copie diffuse e 66.746 vendute.

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