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Questo articolo è stato pubblicato il 21 giugno 2013 alle ore 08:41.
L'ultima modifica è del 21 giugno 2013 alle ore 12:01.
È arrivato alla quinta edizione e quest'anno, per la prima volta, è stata istituita una borsa di studio. Con un calendario sempre più ricco di eventi culturali, come il convegno dedicato a "Mezzogiorno e nuovo meridionalismo: i moniti di Napolitano".
È il Premio Biagio Agnes, il riconoscimento internazionale del giornalismo, presieduto da Simona Agnes, figlia dello scomparso Biagio, giornalista ed ex direttore generale della Rai, ruolo che ha svolto per molti anni.
È proprio la continuità del rapporto con la Rai che la Agnes ha voluto sottolineare ieri mattina, nella conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta nella sede Rai di viale Mazzini. Attorno al tavolo, anche il presidente della giuria, Gianni Letta; il presidente della Rai, Annamaria Tarantola, presidente onorario del premio; il direttore generale Rai, Luigi Gubitosi; quello di Rai Uno, Giancarlo Leone; i conduttori della serata di premiazione, i giornalisti Rai Laura Chimenti e Gerardo Greco.
La cerimonia di consegna sarà sabato 22 giugno e ieri sono stati annunciati i vincitori: Mario Cervi (Premio alla carriera), John Lloyd (Premio internazionale), Francesco Verderami (Premio per la carta stampata), Marcello Masi (Premio per la televisione), Eduardo Montefusco (Premio per la radio), Pasquale Cascella (Premio comunicazione istituzionale), Raffaele La Capria (Premio giornalista scrittore), Angelo Maria Perrino (Premio nuove frontiere del giornalismo), Costanza Calabrese (Premio giovani under 35) e Duilio Giammaria (Premio speciale).
Un premio speciale è stato inoltre assegnato alla Libertà di Piacenza, quotidiano locale che compie 130 anni, all'agenzia di stampa Adnkronos, per i suoi 50 anni di attività, a Padre Ibrahim Faltas, economo custodiale e parroco di Gerusalemme e a Mondisgnor Dario Edoardo Viganò, direttore del Centro televisivo vaticano. Inoltre la giuria ha deciso di conferire una menzione speciale a Giovanna Chirri, vaticanista dell'Ansa, e a Romana Liuzzo, caposervizio di Panorama. La borsa di studio è stata assegnata a Francesco Antonio Grana. La premiazione sarà trasmessa dalla Rai il 29 giugno.
Tra gli appuntamenti culturali, il monologo di Antonello Piroso su "Enrico Mattei, immaginare il futuro per ricostruire il presente" e il convegno sul Mezzogiorno, cui parteciperanno Pellegrino Capaldo, Paolo Franchi, Roberto Napoletano e Filippo Patroni Griffi. Sarà l'occasione per presentare il libro di Franchi, "Giorgio Napolitano. La traversata da Botteghe Oscure al Quirinale".
Letta si è soffermato su quello che in passato veniva chiamato «il partito della Rai, con figure di spicco proprio come Agnes o Ettore Bernabei». Ed il partito della Rai «è stato così forte da imporsi alla politica e neutralizzare le spinte dei partiti». Letta ha anche aggiunto: «un'azienda di informazione pubblica non può essere avulsa dal mondo della politica, però deve saper esprimere valori così alti da poter influenzare essa stessa la politica».
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