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Questo articolo è stato pubblicato il 16 luglio 2013 alle ore 06:48.
L'ultima modifica è del 16 luglio 2013 alle ore 07:10.

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Da poco abbiamo ricevuto dall'Azerbaigian una notizia attesa da tempo: il consorzio Shah Deniz - le società che gestiscono il giacimento di condensati di gas Shah Deniz 2 - ha scelto il gasdotto che porterà il gas dall'Azerbaigian all'Europa: Tap, il gasdotto transadriatico, è stato scelto come gasdotto di distribuzione europeo per il gas proveniente dal giacimento. Si tratta di una decisione storica poiché significa che da un Paese della regione del Mar Caspio giungeranno in Europa volumi ingenti di gas. Per l'Europa questo vuol dire 10 miliardi di metri cubi di gas naturale all'anno, disponibili prima del 2020.
Dalla crisi di approvvigionamento di gas verificatasi in Ucraina nel 2009 (e quella precedente del 2006) l'Unione europea ha cercato di diversificare l'approvvigionamento di gas, ossia diversificare fonti, rotte e controparti. Disporre di un maggior numero di partner con cui negoziare darà all'Europa una migliore opportunità di evitare interruzioni della fornitura di gas in futuro e di garantire l'approvvigionamento di gas necessario per mantenere la competitività dell'economia europea.

L'Azerbaigian è pioniere in questo senso, ma esistono altre fonti importanti nel corridoio meridionale di trasporto del gas che collega la Ue con la Turchia, il Mediterraneo orientale, l'Iraq, l'Azerbaigian e altri Paesi.
Dando prova di autentica visione strategica, il presidente dell'Azerbaigian Aliev, insieme con la Turchia, si è impegnato a costruire un grande gasdotto modulabile, chiamato Tanap, fino alla frontiera europea. Il gasdotto trasporterà nel mercato europeo inizialmente il gas proveniente da Shah Deniz 2 e successivamente quello estratto anche in altri giacimenti azeri. Quello che vediamo oggi è solo l'inizio. La decisione di far costruire prima il gasdotto Tap e di trasportare più gas poi significa che la rotta per l'Austria - l'attuale Nabucco Ovest- è ancora in discussione. Non si tratta cioè di un gasdotto o dell'altro: a medio termine saranno necessari entrambi. Questo è certo: nel 2020 avremo bisogno di più gas e il gas del Caspio rappresenta una valida risposta a quest'esigenza.

Più importante della scelta tra Tap e Nabucco è l'apertura del corridoio meridionale. Con un mercato interno dell'energia efficace e funzionante, dotato dell'infrastruttura necessaria e di flussi inversi operativi, una volta che entra nel territorio della Ue il gas può essere trasportato ovunque in Europa. Le interconnessioni, sostenute dalla Commissione europea, garantiranno che il gas possa raggiungere gli Stati membri che hanno solo uno o solo pochi fornitori, come la Romania, la Bulgaria e l'Ungheria. Negli ultimi anni la Commissione europea si è adoperata in questo senso. La nostra priorità principale è affrontare il problema dei paesi più vulnerabili. Per quanto riguarda la Bulgaria, ad esempio, l'Europa deve fare maggiori sforzi per aiutare il governo ad adottare le decisioni strategiche a lungo termine necessarie per la sicurezza energetica del Paese.
La Commissione sta inoltre lavorando con la Serbia e la Bulgaria per costruire un collegamento tra i due Paesi, e la Romania è ora collegata all'Ungheria e alla Bulgaria. L'iniziativa Nord-Sud, guidata dalla Commissione, ha realizzato diversi piccoli interconnettori che creano una rete di interconnessione nell'Europa centrale e sudorientale. Ma molto resta da fare per ottenere prezzi competitivi nell'Europa meridionale.

Desidero vedere un intenso sviluppo delle risorse nel Mediterraneo orientale. Gli sforzi del governo cipriota per sviluppare sull'isola una funzione di esportazione del gas naturale liquefatto (Gnl) s'iscrivono in quest'impegno. Dalla Grecia abbiamo bisogno rapidamente di un sistema di gasdotti liberalizzato fino all'Ucraina.
E l'Azerbaigian che cosa ci guadagna?
Contrariamente a quanto accade spesso altrove, l'Azerbaigian ha compreso che l'Europa è una scommessa sicura. La normativa europea è stabile, il rendimento costante e interessante. L'Azerbaigian sta legando il suo futuro all'Europa.
Per l'Europa la decisione del consorzio Shah Deniz rappresenta un autentico passo avanti per garantire l'approvvigionamento energetico futuro. In un mondo di mercati globali dell'energia e di crescente competizione per le risorse, continueremo a promuovere gli interessi energetici dell'Europa e a costruire partenariati globali con i principali paesi fornitori. Confidiamo che il nostro impegno garantirà un approvvigionamento energetico sicuro alle famiglie e alle imprese europee e migliorerà la competitività dell'Europa.

Günther H. Oettinger è commissario europeo per l'Energia

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