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Questo articolo è stato pubblicato il 26 luglio 2013 alle ore 06:42.

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Europa della difesa, un progetto che torna alla ribalta



Il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso ha presentato un piano d'azione per rafforzare l'efficacia dei sistemi di difesa e sicurezza nella Ue, dicendo che «è tempo di fare di più». Cosa è stato fatto finora? E per quanto tempo ancora la politica di difesa europea è destinata a rimanere un sogno?
Antonello Cucchetti
Magenta (MI)
Caro Cucchetti,
da quando l'Europa della Difesa venne bocciata dai francesi 60 anni fa, è diventata un progetto in perenne stand-by. Ha conosciuto momenti di apparente rilancio che poi però si sono regolarmente arenati. Disponendo d'altra parte del comodo scudo della Nato, non era facile rinunciarci. Se non pagando un alto prezzo: gli alti costi di finanziamento di una credibile difesa europea e il cambiamento della cultura di società profondamente pacifiste. Ora però gli americani non sembrano più disposti a pagare in eterno per la difesa europea.
Volenti o nolenti prima o poi dovremo dunque rassegnarci ad assumerci le nostre responsabilità e i costi relativi. Il tempo della guerra fredda pare finito ma ci sono molte altre minacce alla nostra sicurezza da affrontare. L'Europa non può continuare a guardare altrove. A fine anno a Bruxelles si terrà un vertice sull'euro difesa: sarà l'ora della svolta? Molti ne dubitano anche perché la crisi economica non aiuta (anche se l'industria militare potrebbe fare da volano alla ripresa). Comunque per la prima volta dallo scoppio della crisi dell'euro l'argomento torna alla ribalta. È qualcosa.
I pesticidi non fanno buon sangue
Vivo ai piedi delle colline della pedemontana trevigiana, dove si produce il vino Prosecco Superiore Docg, zona incantevole quanto invivibile: da maggio ad agosto vengono fatti i trattamenti fitosanitari spesso utilizzando prodotti chimici classificati come tossici, molto tossici e nocivi. Gli effetti evidenti e cronici, in questo periodo, sono mal di gola, irritazioni cutanee, tachicardia e asma, ma gli effetti a lungo termine sono molto più preoccupanti. Dopo aver perso nell'ultimo anno mia madre, mia suocera e la mia prozia, tutte a causa del cancro, guardando i dati dell'Asl locale scopro che negli ultimi 3 anni si è verificato un aumento preoccupante dei malati oncologici, da un malato ogni 22 abitanti nel 2009, ad un malato ogni 18,5 abitanti nel 2012: prendi un gruppo di 19 persone, una di queste ha un tumore maligno. Eppure questo è un territorio composto da piccoli paesi, poco industrializzati e con un moderato traffico di autoveicoli. La correlazione fra pesticidi e tumori è confermata da oltre 6mila studi medico-scientifici, consultabili attraverso il portale PubMed. Ma i pesticidi sono spesso responsabili di altre patologie: disfunzioni ormonali, sviluppo puberale precoce, diminuzione della fertilità maschile, aumento abortività, disturbi autoimmuni, iperattività, patologie neurodegenerative. In Francia il morbo di Parkinson è riconosciuto come malattia professionale per gli agricoltori. Nella mia zona le case e scuole sono circondate dai vigneti, e ogni giorno si vedono agricoltori intenti ad irrorare i vigneti vestiti in tuta bianca e casco a doppio filtro, come fosse una guerra chimica-batteriologica. Ogni settimana ci si sveglia al mattino al rumore dell'elicottero che, in violazione alle normative europee, si appresta a distribuire sostanze ignote anche dal cielo. È questa la vita che abbiamo sognato per noi e per i nostri figli? Oppure dovremmo ignorare il problema, sperando in futuro di non vivere l'esperienza del cancro?
Paolo Subiaco
Treviso
Lo sconto sulle multe
Chi paga le multe subito ha diritto ad uno sconto del 30 per cento. Lo scopo sarebbe quello di incrementare l'introito per i Comuni. Il provvedimento dovrebbe incentivare al pagamento chi in genere le paga in ritardo. Temo che farà invece calare l'introito delle multe. Infatti, chi le multe le paga dopo lo fa o per necessità o perché le contesta. Il bonus del 30 per cento servirà soltanto a far usufruire dello sconto chi "normalmente le paga subito". I "professionisti del ritardo" continueranno tranquillamente a ...ritardare e non si faranno per nulla tentare da quei pochi euro che potrebbero risparmiare con lo sconto. Temo, dunque, che sarà un'operazione in perdita.
Lettera firmata

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