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Questo articolo è stato pubblicato il 02 agosto 2013 alle ore 06:43.

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L'Ucraina è una tessera nel disegno futuro dell'Unione europea



L'ex presidente del Parlamento europeo, l'irlandese Pat Cox, e l'ex presidente polacco Aleksander Kwasniewski, hanno incontrato la leader dell'opposizione ucraina Iulia Timoshenko all'ospedale di Kharkiv, dove, in stato di detenzione, sta curando un'ernia al disco dal maggio 2012. Entrambi nel ruolo di osservatori Ue nei processi a carico della donna. L'Ucraina pare un Paese che sembra volere il ritorno in Europa ma non riesce ad allontanarsi dalla Russia. A che punto è l'accordo di associazione con l'Europa che secondo quanto ha scritto di recente l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi rappresenterebbe un ponte con l'Oriente?
Giovani Calcaterra
Legnano (MI)
Caro Calcaterra, i negoziati tra Unione europea e Ucraina continuano. L'attuale presidente semestrale della Ue, che è la Lituania, ha in calendario per fine anno un vertice bilaterale con la speranza di celebrare la firma dell'accordo di associazione. Non c'è dubbio che i problemi da risolvere siano ancora molti, caso Timoshenko compreso, come non ci solo dubbi sul l'identità europea dell'Ucraina e sul suo valore strategico. Però i negoziati con l'Ucraina come del resto quelli con la Turchia (seppur diversi) hanno una portata più ampia che mette in discussione il tema irrisolto dei confini dell'Europa e della logica che sta dietro il processo di allargamento (infinito?). Senza contare che attualmente l'Unione ancora si dibatte nella crisi dell'euro e al tempo stesso vive la crisi dei rapporti tra Paesi che stanno nella moneta unica e Paesi che sono fuori. Il tutto alla ricerca di una nuova architettura europea che potrebbe cambiare presto i connotati dell'Unione che si è appena allargata da 27 a 28 membri con l'arrivo della Croazia. Insomma l'Ucraina è solo una tessera del grande gioco, tutto in gestazione, che deciderà il destino dell'Europa.
Il fisco giusto
Nel 2007 ho chiesto il rimborso Iva per l'auto, per circa mille euro. Mai più nessuna notizia. Nel 2008 ho sostenuto un ricorso per una questione personale, e mi sono visto recapitare un dispositivo: «La commissione accoglie il ricorso per quanto di ragione, ed annulla le sanzioni». Ben contento, ho archiviato la questione. Lo scorso mese, mi vedo recapitare da Equitalia una proposta di compensazione tra l'Iva auto (senza interessi) con le imposte del ricorso, più interessi e aggio di riscossione. Mi lamento con l'Agenzia, chiedendo spiegazioni, visto che il ricorso era "accolto", ma mi dicono che non era accolto, e che dovevo leggera la sentenza, oltre al dispositivo. La sentenza è più nebulosa del dispositivo, ma il verbo "accogliere" è presente. Ecco perché l'Agenzia, mi si permetta, non ha presentato appello: il ricorso era accolto, ma aveva vinto lei! Quindi, io non ho potuto far ricorso (a cosa? all'accoglimento?) e ora mi trovo a pagare di più di quanto all'epoca chiesto. Magari l'avessero "respinto"! Ma sarebbe questo il fisco giusto?
Antonio Romita
Taranto
Diritto alla scuola materna
In Germania è stato riconosciuto il diritto all'asilo per ogni nuovo nato. Asilo inteso come scuola materna, quella che permette alle mamme di lavorare. E se il posto negli asili non c'è, lo Stato paga una baby sitter. Trovare posto in un asilo pubblico in Italia è impossibile. Alle famiglie non resta che rivolgersi agli asili privati. E qui arriva la beffa: la retta gonfia i conti del redditometro, quindi oltre a non usufruire del cosiddetto stato sociale si rischia di passare per evasori.
Laura Poustis
Insulti leghisti
Abbiamo assistito a diverse forme di intolleranza e di insulti, che sono giunte quasi tutte da una parte politica. Ha iniziato Borghezio con il ministro per l'Integrazione Cécile Kyenge, ha continuato Calderoli sempre con la Kyenge, da ultimo Buonanno che ha definito i rappresentanti di Sel come «lobby dei sodomiti». Non sono più accettabili simili esternazioni, che ledono le persone e anche tutti noi cittadini italiani.
Domenico Lanuto
Bologna
Cifre esagerate
Il Real Madrid e il Tottenham hanno trovato un accordo economico del valore di 120 milioni di euro per il trasferimento di Gareth Bale alla squadra spagnola. Bale darà di sicuro un contributo importante ma certe cifre sono esagerate, soprattutto in una fase storica ed economica complicata come quella attuale. E poi ci meravigliamo se attorno agli stadi si incendia la rabbia, l'odio: a mio avviso, nasce anche da questi divari economici.
Lettera firmata

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