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Questo articolo è stato pubblicato il 24 agosto 2013 alle ore 09:35.

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L'economista-blogger Simon Wren-Lewis recentemente ha parlato della crescita dei partiti estremisti in Gran Bretagna e in Olanda. Era abbastanza prevedibile, come lui stesso sottolinea.
L'Olanda, in particolare, è governata da un Grande Compromesso, di quelli che la pagina degli editoriali del Washington Post sognerebbe: un Governo di unità nazionale consacrato al rigore di bilancio.

È come se negli Stati Uniti il senatore democratico Harry Reid, il presidente repubblicano della Camera dei rappresentanti John Boehner e il presidente Obama fossero tutti concordi ad applicare il piano di bilancio Simpson-Bowles, anzi ci aggiungessero pure qualche taglio extra anticipato.
Il risultato è semplice: non funziona. E ti ritrovi con una popolazione frustrata che non trova nessun politico "rispettabile" disposto a mettere in discussione un'ortodossia fallimentare.
«In Olanda e in altri Paesi d'Europa», ha scritto Wren-Lewis, «sul tema della stupidità di una politica di bilancio pro-ciclica solo le posizioni dei politici di estrema sinistra o di estrema destra combaciano con quelle della maggioranza dei macroeconomisti. Considerando le conseguenze sociali, economiche e politiche del calo dei salari reali e dell'aumento della disoccupazione - che le politiche di rigore non fanno che peggiorare - la situazione è assai triste e abbastanza pericolosa».

In effetti, l'ultima volta che abbiamo assistito a qualcosa di simile fu negli anni 30, quando tutti i "buoni" si unirono in difesa del sistema aureo: non andò a finire bene.
Wren-Lewis fa anche un accenno all'incredibile e sconfortante mancanza di nerbo dei laburisti inglesi, che non sembrano avere nessuna voglia di contestare apertamente le premesse di fondo del primo ministro David Cameron e del cancelliere dello scacchiere George Osborne.
A me però è venuta in mente un'altra cosa. Il sistema politico olandese, dal momento in cui è scoppiata la crisi, è stato l'esempio perfetto di tutto quello che le Persone Tanto Coscienziose di tutto il mondo potrebbero volere: tutti i partiti moderati impegnati con determinazione a fare la "cosa giusta". Intanto, a sud dell'Olanda, c'è un altro Paese, il Belgio, noto per avere un sistema politico disfunzionale, diviso a un punto tale che sembra che i politici parlino due lingue diverse (in effetti parlano davvero due lingue diverse).
Com'è andata l'economia dei due Paesi negli ultimi anni? La risposta nelle cifre contenute nella scheda in basso.

Il Belgio paga tassi di interesse leggermente più alti, ma non di molto da quando la Banca centrale europea ha cominciato a fare il suo lavoro di prestatore di ultima istanza. E in generale è difficile sfuggire all'impressione che abbia fruttato al Belgio la paralisi politica più che all'Olanda l'unanime e salda determinazione a fare esattamente la cosa sbagliata.
(Traduzione di Fabio Galimberti)

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