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Questo articolo è stato pubblicato il 14 settembre 2013 alle ore 08:38.

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La geografia va bene ma andrebbe studiato anche il diritto



Vorrei far sapere al ministro Carrozza di aver apprezzato la introduzione di un'ora di geografia economica nelle scuole. Evidentemente anche l'articolo di Carlo Petrini sulla prima pagina di «Repubblica» ha avuto il suo peso. Ma non pensa il Ministro che reintrodurre lo studio del Diritto nelle superiori sia altrettanto importante? Era complicato farlo già col decreto legge di due giorni fa? I cittadini alle prese con le corti di Strasburgo e del Lussemburgo, con decadenza e ineleggibilità avrebbero sicuramente apprezzato una scelta in quel senso. C'è tempo per rimediare magari con un emendamento.
Prof. Franco Labella - Coordinamento
nazionale d dei docenti di Diritto e Economia
Giustissimo. Dobbiamo però riconoscere che sono numerosissime le discipline (e le categorie dei relativi insegnanti) che hanno tutti i titoli per rivendicare la propria importanza. Spezzo io stesso una lancia: un Paese come l'Italia, se davvero vuole scommettere sulla cultura, come non si stanca di proclamare, come fa a non insegnare fin dalle prime classi di scuola l'importanza del proprio patrimonio culturale, del proprio ambiente e del proprio paesaggio? Ma allora, forse, più che sminuzzare gli orari tra discipline, pur rispettabilissime quali sono certamente il Diritto e la Geografia economica, occorrerebbe una riflessione approfondita sul tipo di bagaglio culturale che la scuola deve trasmettere e che non può ridursi a un canestro di briciole.
Raccomando a questo proposito la lettura del bel libro di Adolfo Scotto di Luzio (La scuola che vorrei, Bruno Mondadori) che sottolinea appunto come la scuola, se vuole davvero essere democratica e risultare strumento efficace di mobilità sociale (verso l'alto), debba essere capace di individuare e trasmettere un nucleo forte di cultura condivisa, al di là della iper-specializzazione e della super-burocratizzazione.
Quei giudizi discordi sull'Italia
La Bce ha stabilito che l'Italia è a rischio deficit. Incredibilmente questo annuncio arriva dopo che la stessa Italia ha ottenuto la chiusura della procedura di infrazione aperta anni fa dalla Commissione europea per deficit eccessivo. Allora vediamo di capirci. Una delle due autorità probabilmente non ci capisce molto di economia se a distanza di così pochi mesi tutto cambia radicalmente per almeno due volte. Oppure tutto questo fa parte di un disegno ben preciso che vuole far cadere l'Italia nel più breve tempo possibile. Questi personaggi sono degli emeriti incapaci oppure si deve iniziare a pensare che vi sia un effettivo dolo e che il tutto sia stato previsto a tavolino per ottenere l'asservimento di intere Nazioni
da quei poteri che ormai non sono più
dper nulla occulti.
Lettera firmata
Siria, grandi potenze inerti
Nei riguardi della Siria le varie Nazioni,
din particolare la Russia, si stanno comportando come si comportarono nei riguardi del nazismo a partire dagli anni Trenta: dlasciandolo fare. Così Hitler poté fare stragi di Rom, di omosessuali, di ebrei fino a che... tolte le mani dagli occhi, finalmente quelle Nazioni si decisero a combattere le nazioni nazi-fasciste. Quanto si dovrà aspettare ora per ridare una possibile libertà ai siriani? Certo che, vedendo che sono passati circa sessant'anni da quando la Cina si è comportata in modo analogo nei riguardi del Tibet illegalmente occupato, c'è poco da ben sperare.
Roberto F.
Nuovi senatori a vita non necessari
Vorrei esprimere il mio disappunto, anzi direi ormai il mio disgusto, per il modo in cui i dirigenti del nostro Paese spendono i soldi che sempre di più spremono dalle nostre tasche. Per di più incuranti degli appelli a fare qualcosa per la crescita lanciati da dConfindustria tanto per citarne una... In tutto questo schifo che è la politica il nostro presidente della Repubblica ha eletto quattro nuovi senatori a vita per rimpiazzare le recenti scomparse. Due scienziati, un musicista e un architetto, uno di loro appena cinquantenne. Cosa mai avranno fatto per il Paese per meritare così tanto? Mio padre è dall'età di sette anni che lavora la terra per dare da mangiare agli italiani, ne ha 74 ed è costretto a lavorare ancora. Cosa spetterebbe a lui?
Elena Timperi - Tarquinia (VT)
Grecia, torna la tassa sul lusso
Ho letto che alla fine dell'anno tutti i greci che possiedono un'auto di cilindrata superiore ai 1.900 cc, una piscina, un aereo, un elicottero o un aliante torneranno a pagare la tassa sui beni di lusso che il Governo di Atene aveva imposto nel 2011 ma non nel 2012. Ma come, con tutti gli aiuti che hanno chiesto alla Comunità dinternazionale si erano anche permessi l'anno scorso
ddi allentare la politica del rigore?
Lettera firmata

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