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Questo articolo è stato pubblicato il 19 ottobre 2013 alle ore 08:45.
L'ultima modifica è del 19 ottobre 2013 alle ore 09:54.
Potrebbe essere, se mai avvenisse, un'operazione strategica per il business quanto trasformativa per politica ed economia. BlackBerry interessa ai cinesi di Lenovo, colosso informatico che già aveva comprato i pc di Ibm e ora dà la caccia alle Tlc mobili. Un segno dell'influenza di Pechino e delle sue aziende sempre più d'avanguardia, come della loro crescente accettazione. Diventerebbe l'acquisizione di più alto profilo in Occidente di una società della potenza asiatica. E l'ultima di una lista che si allunga: il mese scorso il gruppo alimentare Shuanghui International ha completato un merger da 4,7 miliardi con l'americana Smithfield Foods. Per una preda quale BlackBerry, in realta', può essere ancora presto: le preoccupazioni di sicurezza esistono e saranno vagliate da autorità Usa e canadesi. Le mire potrebbero uscirne ridimensiomate, escludendo il network super-protetto di BlackBerry utilizzato da governi - Barack Obama compreso - e imprese. Ma qualunque sarà l'esito, certo è che la mossa di Lenovo riflette gli appetiti globali della Corporate China.
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