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Questo articolo è stato pubblicato il 27 febbraio 2014 alle ore 07:35.
L'ultima modifica è del 19 giugno 2014 alle ore 12:16.
La complessa storia dell'elaborazione delle regole ambientali sul Sistri e sulla gestione dei rifiuti ha vissuto ieri un'altra giornata significativa.
Il decreto legge milleproroghe, approvato in via definitiva dal Senato,infatti, è intervenuto ancora una volta sul Sistri. Con l'estensione del rinvio dell'applicazione delle sanzioni legate all'utilizzo del nuovo sistema fino al 1° gennaio 2015 e con la conferma del doppio binario della gestione informatico-cartacea per qualche altro mese.
Insomma, il sistema Sistri non riesce a trovare pace. Nato con le migliori intenzioni non riesce a superare la contraddizione di un modello che è finalizzato a dare regole certe ma che finisce sempre per impantanarsi in un reticolo di obblighi burocratici difficili da gestire. La speranza ora è che, al di là dei cambi della guardia al vertice del ministero, arrivino al traguardo le semplificazioni che sono state annunciate nei giorni scorsi.
Una semplificazione drastica, del resto, è l'unica via che può permettere a questo strumento di trovare l'equilibrio che finora è mancato e di permettere di uscire dai continui ricorsi a proroghe e rinvii, doppi binari e "tolleranze" nei confronti delle sanzioni mentre vengono pur richiesti gli adempimenti. E solo con una semplificazione reale ed effettiva si potrebbero mettere a tacere le richieste che periodicamente si sollevano per ottenere il superamento del Sistri.
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