I paradossi del nuovo F24

In nome del risparmio il legislatore rottama l'F24 cartaceo e dal 1° ottobre questo modello si potrà pagare solo online per importi superiori a mille euro o in presenza di compensazioni. Un obbligo che prima riguardava solo le partite Iva e che ora viene esteso a tutti. Non sarà un problema per i giovani, almeno per quei pochi che guadagnano abbastanza per pagare le tasse. Lo sarà invece per i meno giovani, che non si dilettano con pc e internet, che saranno costretti a rivolgersi a un consulente, pagando di tasca propria quanto il governo risparmia, e forse di più. Il passaggio dalla carta al web risponde a una logica di "riduzione dei costi di riscossione fiscale", è così che di chiama l'articolo 11 del decreto 66 che prevede questa novità. Apparentemente la norma ammette ancora l'F24 cartaceo, ma solo sotto i mille euro e in assenza di compensazioni (caso assai raro). I mille euro è anche il limite del contante; forse l'importanza di questa norma non è tanto nel risparmio fiscale, ma nella riduzione dell'uso del contante e nell'estensione della capacità di controllo.

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