Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 10 luglio 2014 alle ore 06:45.
L'ultima modifica è del 10 luglio 2014 alle ore 07:09.

My24

Ancora più semplice è evadere o eludere le tasse pur operando con tanto di concessione dello Stato. Basta trasferire la sede legale a Malta.
«Se mi chiede perché sono andato a Malta, io non le rispondo perché è più bella», ci dice Riccardo Tamiro, proprietario di Skirmony Ltd, società con sede a Malta ma con concessione italiana. «La verità è che, potendo approfittare della situazione fiscale, l'ho fatto. Senza pensarci nemmeno un attimo. Non sono stato patriottico da questo punto di vista». A Tamiro è bastato fare due conti: «Al netto delle imposte, l'anno scorso in Italia si è pagato il 59,63% di tasse mentre a Malta il 21,4. Se considera che una società come la mia può guadagnare intorno ai 100mila al mese, nel corso dell'anno sono 350mila euro risparmiati. Se esistono vie per risparmiare, io lo faccio. Ma è lo Stato che me lo permette».

Della società per cui lavorava prima, Betshop Italia, Tamiro dice: «Io ero loro dipendente, ma mica mi pagavano i contributi. Mi davano i soldi su un conto a Cipro. Inoltre Betshop Italia Srl era posseduta da una società inglese e attraverso gli scambi intercompany abbatteva completamente gli utili».
Gli chiediamo come mai abbia scelto proprio Malta.
«Tutto ha avuto inizio - onore al merito - con PokerStars, il grosso operatore internazionale che per primo ha trasferito la sede a Malta. È andata bene a loro e da ormai circa due anni molti hanno fatto lo stesso».
In altre parole, lo Stato dà concessioni per operare in Italia a società che avendo sede - o addirittura trasferendola - a Malta non pagano tasse in Italia. Lo sanno tutti e lo fanno in troppi.
In un certo senso lo stesso discorso vale per la presenza della criminalità organizzata nel settore. È un fatto assodato. E da troppi accettato. A confermarlo è ancora l'operatore e concessionario dello Stato Riccardo Tamiro, che ci spiega di aver denunciato per anni i sospetti rapporti tra un operatore del settore, Luigi Tancredi, e la criminalità organizzata. L'anno scorso i fatti gli hanno apparentemente dato ragione, pur trattandosi allo stato di provvedimenti del Gup: Tancredi è stato infatti arrestato nell'ambito di due indagini antimafia, una condotta a Bologna contro personaggi della 'ndrangheta e una a Napoli contro il clan dei Casalesi.

Lei da anni denuncia Tancredi per i suoi presunti rapporti con la criminalità organizzata, giusto?
«Assolutamente sì. Ho un post sul mio blog che lo prova: il 2 febbraio 2012 ho scritto di "interessi criminali" e di 'ndrangheta».
Eppure la sua stessa compagna, Anna Aurigemma, nell'estate del 2012, quindi pochi mesi dopo, ha costituito una società fornitrice di poker online, Labgame Srl, proprio con la figlia di Tancredi.

Shopping24

Dai nostri archivi