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Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2012 alle ore 07:48.
L'ultima modifica è del 25 gennaio 2012 alle ore 09:01.

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L'ospedale "Parini" di Aosta non può essere ampliato senza una maggiore disponibilità di posti auto. Così la giunta, attraverso l'assessore alla Sanità, Albert Lanièce, si rivolge alla Saint Bernard, la società che in via Roma, proprio di fronte al "Parini", è stata autorizzata a demolire l'ex residence Mont Blanc per realizzarvi 47 alloggi e un parcheggio sotterraneo.

La Saint Bernard ha per socio di maggioranza la Edilsud di Giuseppe Tropiano, aggiudicatario di appalti pubblici nonché organizzatore della festa dei calabresi della Valle d'Aosta, e annovera tra quelli di minoranza i figli di Gianni Coda, broker assicurativo, considerato una sorta di braccio destro del presidente della Regione. Al prezzo di 20mila euro l'uno, comprensivo d'Iva, cioè a una cifra pari al doppio del valore di mercato, la Regione acquista 510 parcheggi dalla Saint Bernard. L'affare stuzzica alcuni personaggi legati alla 'ndrangheta, che pretendono da Tropiano il 3 per cento. L'imprenditore li denuncia. La magistratura avvia un'inchiesta, li intercetta e li arresta. Senonché un consigliere comunale di Aosta, Carlo Curtaz, del movimento autonomista Alpe, dichiara che l'operazione ha richiamato l'interesse della malavita per «la procedura amministrativa anomala e abnorme» seguita dalla Regione. Avremmo voluto rivolgere qualche domanda de visu all'assessore Lanièce, anche perché qualche giorno fa è stato presentato un nuovo progetto dell'ospedale, ma abbiamo avuto qualche problema a rintracciarlo.

Altro episodio increscioso. Il consigliere regionale del Pd Raimondo Donzel scopre che, per ristrutturare il laboratorio di analisi cliniche con una spesa di 2 milioni, la Ausl, l'unica azienda sanitaria della Valle d'Aosta, ha realizzato una struttura prefabbricata da quasi 4 milioni dove trasferire momentaneamente le attività. Donzel scrive in un'interpellanza che la direttrice generale della Ausl, Stefania Riccardi, ha deliberato l'opera senza disporre della licenza. L'autorizzazione del Comune arriva, ma solo dopo il deposito dell'interpellanza, per una struttura destinata a essere smantellata. A che serve allora aver speso 4 milioni? Nessuno fiata.

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